La compagnia aerea di bandiera australiana Qantas sarà costretta a pagare un risarcimento significativo a 1.700 dipendenti che sono stati licenziati illegalmente durante la pandemia di Covid-19, secondo quanto stabilito oggi dalla Corte federale di Sydney.

Il giudice Michael Lee ha disposto che a tre lavoratori ''in prova'' venga riconosciuto un risarcimento complessivo di 170.000 dollari australiani (114.173,2 dollari Usa). «Ritengo che gli importi del risarcimento per le perdite non economiche riflettano il danno subito da ciascuno dei tre individui in modo appropriato, giusto e razionale», ha dichiarato. Gli avvocati della Qantas e della Transport Workers Union (Twu) dovranno avviare una mediazione per determinare la cifra finale del risarcimento per i restanti lavoratori coinvolti, che sarà pari a circa 12 mesi di stipendio per i lavoratori.

Nick McIntosh, segretario aggiunto della Twu, ha dichiarato ai giornalisti fuori dal tribunale che il sindacato si aspetta che il risarcimento totale superi i 100 milioni di dollari australiani (67 milioni di dollari Usa). L'Alta Corte ha stabilito nel 2023 che Qantas ha violato la legge quando ha licenziato 1.700 persone in 10 aeroporti nel novembre 2020.