Dopo 20 giorni di detenzione nel carcere di Evin, in Iran, la giornalista Cecilia Sala è tornata in Italia. Arrivo blindato e off limits per i giornalisti a Ciampino, dove la report è rimpatriata dall'Iran con un volo dell'Aeronautica Militare. Ad attenderla, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Le prime parole della giornalista sono state "Ciao, sono tornata", lo scrive Chora Media sui suoi account social. Il post è accompagnato da una foto della giornalista che scesa dall'aereo è corsa ad abbracciare il suo compagno, Daniele Ranieri.

"All'aeroporto di Ciampino, Mario Calabresi ha aspettato Cecilia Sala insieme a Elisabetta Vernoni, sua madre, che gli ha raccontato delle telefonate con Giorgia Meloni e con sua figlia". La madre ha raccontato: "Mi ha chiamato Cecilia e mi ha detto: "Mamma, sto tornando a casa". Io le ho detto: "Lo so Ceci, ti vengo incontro, ci troveremo all'aeroporto". E lei mi ha detto: "Sto bene e ti voglio bene. Ci vediamo presto"". La prima foto pubblicata è stata quella fatta dal suo compagno, sulla testata online per cui lavora.

La nota di Palazzo Chigi

«È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l’aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala. Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia», l’annuncio questa mattina con una nota di Palazzo Chigi.

Il caso Cecilia Sala

La giornalista romana, 29 anni, era stata arrestata il 19 dicembre a Teheran mentre svolgeva il suo lavoro con un visto giornalistico. Il 30 dicembre, le autorità avevano confermato che Sala era detenuta per presunte violazioni delle leggi della Repubblica islamica. La Farnesina aveva diffuso la notizia pochi giorni dopo Natale.

Le sue condizioni in carcere

In prigione, le condizioni erano estremamente dure, come descritto dal compagno Daniele Raineri: «La giornalista italiana Cecilia Sala è sottoposta a un regime di carcere duro nella prigione iraniana di Evin. Dorme sul pavimento con due coperte, una per coprirsi e una sotto. Nella cella non c’è nulla, nemmeno una brandina, soltanto un faro sempre acceso. È in regime di isolamento completo da quattordici giorni e questo vuol dire che non ha contatti con nessuna persona e ha visto soltanto l’ambasciatrice italiana in Iran, Paola Amadei, per trenta minuti».

Meloni: «Gratitudine per chi ha contribuito al rilascio di Cecilia Sala»

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso «gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia Sala» in Italia, «permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi». Meloni ha inoltre informato personalmente i genitori di Sala del suo rilascio e del rientro in Italia nel corso di una telefonata.

Tajani: «Diplomazia e lavoro di squadra, Sala torna a casa»

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato su X: «Diplomazia e lavoro di squadra: Cecilia Sala sta tornando a casa!».

Schlein: «Liberazione Sala riempie di gioia, grazie a governo e diplomazia»

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha dichiarato: «La notizia che stavamo aspettando, che speravamo di ricevere il prima possibile. La liberazione di Cecilia Sala è un sollievo, e saperla presto in Italia ci riempie di gioia. Un ringraziamento al governo, al corpo diplomatico, ai servizi e a chi ha lavorato incessantemente in questi 20 giorni di apprensione e angoscia per questo risultato. Ti aspettiamo, Cecilia!».