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In Spagna il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo disegno di legge per i diritti Lgbtq che, se approvato dal Parlamento, consentirà a partire dai 16 anni il cambio di genere libero e a partire dai 12 anni a seguito di autorizzazione di un giudice. Questa versione del testo è molto simile a quella inizialmente presentata dall’esecutivo un anno fa, che era stata però rinviata a causa dei dibattiti interni alla coalizione di sinistra al governo. Il testo era stato promosso da Unidas Podemos, ma inizialmente era stato respinto dal Partito socialista del premier Pedro Sanchez, che portava avanti alcune critiche femministe di auto-determinazione sostenendo che avrebbe potuto portare a situazioni sfavorevoli per le donne in alcuni ambiti come lo sport. Un dibattito che è parso concludersi quando Sanchez nell’ambito di un rimpasto ha rimosso una vice-presidente che era fra le più critiche nei confronti del testo. «Vogliamo inviare un messaggio molto chiaro, che la vita delle persone Lgbtq è importante», ha affermato la ministra per l’Uguaglianza, Irene Montero. «Oggi ci poniamo nuovamente all’avanguardia dei diritti Lgbtq», ha aggiunto. Se il disegno di legge venisse approvato dal Parlamento così per come è stato scritto, tutti i cittadini spagnoli di età superiore a 16 anni potranno cambiare sesso e nome semplicemente dichiarando il loro desiderio di farlo due volte entro un periodo di quattro mesi. In precedenza, per avanzare la richiesta era necessaria una diagnosi da parte di diversi medici di disforia di genere, che è la condizione psicologica di sentire una discrepanza tra il proprio sesso biologico e l’identità di genere. Gli adolescenti tra i 14 e i 16 anni potranno richiedere il cambio con il permesso dei genitori o rivolgendosi a un giudice in caso di disaccordo con i genitori. Il coinvolgimento di un tribunale è obbligatorio nelle richieste per le persone tra i 12 e i 14 anni e i bambini di età inferiore ai 12 anni possono solo registrare un nuovo nome ma non cambiare sesso. Una modifica rispetto alla bozza originale consiste nell’inclusione del diritto per i non spagnoli residenti in Spagna di cambiare nome e sesso nei documenti rilasciati dalle autorità spagnole se, ha detto Montero, «i loro diritti non sono garantiti nei loro paesi d’origine». Il Consiglio generale della magistratura spagnolo ha dato luce verde alla legge, ma ha raccomandato che l’età degli adolescenti per cambiare liberamente sesso sia aumentata a 18 anni, l’età adulta in Spagna. Questa raccomandazione è stata ignorata. La Pride Week di Madrid, una delle più grandi celebrazioni Lgbtq in Europa, inizia venerdì.