I soldati nordcoreani schierati al fianco dell'esercito russo nel conflitto contro l'Ucraina sarebbero stati ritirati dal fronte dopo aver subito perdite significative. A riportarlo è il New York Times, citando fonti ucraine e statunitensi. Secondo le informazioni raccolte, da almeno due settimane non si registrano movimenti delle unità nordcoreane nelle zone di combattimento.

Pyongyang aveva inviato in Russia circa 11mila militari lo scorso novembre, ma il loro numero si sarebbe già dimezzato nel giro di tre mesi. La presenza delle truppe nordcoreane a supporto di Mosca aveva sollevato polemiche e preoccupazioni internazionali, alimentando le tensioni tra l'Occidente e i Paesi alleati della Russia.

Cremlino: «Le notizie sul ritiro dei nordcoreani sono speculazioni»

Mosca ha smentito le ricostruzioni del New York Times. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito le affermazioni sulle pesanti perdite subite dai soldati nordcoreani nella regione di Kursk come «speculazioni deliranti» e ha evitato di entrare nel merito della questione.

«Assolutamente no», ha risposto Peskov ai giornalisti che gli chiedevano se il Cremlino volesse commentare la vicenda. «Ci sono molte analisi e interpretazioni, alcune più corrette, altre meno, alcune completamente fuorvianti. Non possiamo rispondere a ogni singola ipotesi e non lo faremo», ha aggiunto il portavoce, citato dall'agenzia Tass.

Mosca: «Abbattuti 49 droni ucraini in territorio russo»

Nella notte, la difesa aerea russa ha intercettato e abbattuto 49 droni ucraini in diverse regioni della Federazione Russa. Lo ha reso noto il Ministero della Difesa di Mosca, precisando che gli abbattimenti sono avvenuti in sette aree diverse del Paese.

«25 droni sono stati distrutti nella regione di Rostov, 8 in quella di Volgograd, 6 nel Kursk, 4 nella regione di Yaroslavl e 2 in ciascuna delle regioni di Belgorod, Voronezh e Krasnodar», ha dichiarato il dicastero. Non sono stati segnalati danni significativi o vittime a seguito dell’attacco.

Mosca: «Militare ucraino arrestato per crimini contro i civili nel Kursk»

Un soldato ucraino è stato arrestato dalle autorità russe con l'accusa di aver commesso crimini contro la popolazione civile nel villaggio di Russkoye Porechnoye, nella regione di Kursk. Lo riferisce l'agenzia Tass, riportando le dichiarazioni della rappresentante ufficiale del Comitato Investigativo Russo, Svetlana Petrenko.

Secondo quanto affermato da Petrenko, il militare avrebbe confessato di aver partecipato all'uccisione di 22 civili insieme ai suoi commilitoni. "Si tratta del soldato Evgeny Fabrisenko, comandante dell’11ª compagnia del quarto battaglione", ha spiegato la portavoce, aggiungendo che sarebbero coinvolti altri soldati accusati di atti terroristici, stupri e violenze sessuali.

L'inchiesta russa sostiene che, tra il 28 settembre e il 24 novembre 2024, il gruppo avrebbe eseguito ordini del proprio comando, uccidendo 11 uomini e 3 donne. Inoltre, gli stessi militari avrebbero violentato e poi assassinato altre 8 donne. I corpi delle 22 vittime sarebbero stati occultati nei sotterranei di edifici residenziali privati.