L'Alta Corte di Osaka ha stabilito che il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso in Giappone è incostituzionale, segnando una vittoria per i diritti civili nel Paese. Tuttavia, la corte ha confermato la decisione di un tribunale inferiore di non concedere danni ai querelanti, tre coppie omosessuali che avevano richiesto risarcimenti.

Con questa sentenza, Osaka diventa la quinta corte superiore giapponese a dichiarare incostituzionale il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso, dopo le sentenze di Sapporo, Tokyo, Fukuoka e Nagoya. Nonostante questa progressiva serie di decisioni legali favorevoli, il governo giapponese non ha ancora intrapreso azioni per modificare la legislazione e riconoscere ufficialmente i matrimoni omosessuali.

La sentenza di oggi ha annullato quella del 2022 del tribunale distrettuale di Osaka, che aveva giudicato costituzionale il divieto. Nella causa, le tre coppie provenienti dalle prefetture di Aichi, Kyoto e Kagawa avevano chiesto un risarcimento di 1 milione di yen ciascuna, sostenendo che il divieto violasse i diritti di uguaglianza e la libertà di sposarsi sanciti dalla Costituzione giapponese.

In seguito a questa decisione, l'organizzazione Marriage For All Japan ha rinnovato la sua richiesta al governo e al parlamento giapponese di procedere con la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, senza attendere una sentenza finale dalla Corte Suprema.