La Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) ha espresso il suo profondo dolore per la scomparsa della giovane Matilde Lorenzi, sciatrice e promessa dello sci azzurro. Nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale, la FISI ha annunciato: «Matilde Lorenzi ci ha lasciato. Ne dà notizia il Ministero della Difesa, che manifesta il più profondo cordoglio per la 19enne portacolori dell’Esercito. Si unisce al dolore della famiglia anche il Presidente Flavio Roda, che dichiara la propria costernazione di fronte a una tragedia che colpisce tutta la Federazione Italiana Sport Invernali, i suoi tecnici, gli atleti, le compagne di squadra, il Consiglio federale e tutto lo staff al completo».

Matilde Lorenzi ha perso la vita a causa di un incidente verificatosi durante un allenamento sulla pista Grawand G1 in Val Senales. La giovane sciatrice è rimasta vittima di una caduta che ha avuto conseguenze tragiche. La FISI, in segno di lutto, si stringe ai famigliari e agli amici di Matilde, che la ricorderanno sempre come una giovane piena di energia e talento.

Nel comunicato ufficiale, la FISI conclude esprimendo la vicinanza dell’intera organizzazione a tutte le persone che hanno voluto bene a Matilde, sottolineando come questa perdita abbia lasciato un vuoto immenso nel mondo dello sci italiano.

Il dottor Bruno Andrea Pesucci, primario di chirurgia maxillo-facciale al San Camillo di Roma, ha rilasciato una riflessione sui limiti della sicurezza nello sci. In un’intervista, Pesucci ha spiegato che «il casco evidentemente non ha dato protezione sufficiente. Negli sport di velocità, non esistono dispositivi che possano garantire una protezione completa, a meno che non si usino caschi integrali, come quelli delle moto».

Il medico ha sottolineato che, anche con un casco, il trauma cranio-facciale può risultare grave, data la violenza degli impatti. «La piena sicurezza nello sci è purtroppo un’utopia», ha dichiarato, aggiungendo che «la performance sportiva spesso richiede una visibilità completa, sacrificando l’uso di protezioni più solide».