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Il colpo temuto è arrivato. Dopo un alternarsi di revisioni e di sondaggi, all'ultimo fuorvianti, la vittoria della Brexit è arrivata. L'Europa è da tempo entrata in una condizione di stabile instabilità, essa è progressivamente diventata la sua cifra: la crisi dell'Europa politica e la crisi della coesione sociale provocata dal suo insopportabile modello economico sociale fanno della stabile instabilità il suo quadro politico e non di breve periodo.Ora impazziscono le borse europee che crollano in tutti i Paesi membri, mentre le ripercussioni negative investono anche gli altri Paesi, ma questa febbre non è la malattia. Prima o poi essa scenderà, ma la malattia continuerà la sua strada, a meno che accadano in Europa cose mai viste. Non c'è bisogno di dire che la stessa prospettiva dell'Europa dipende dal fatto che si produca questo "a meno che". Sino ad ora la coppia costituita dalla stabile instabilità ha visto crescere sempre di più il suo secondo termine: la crescente instabilità mette a rischio l'Europa reale così come si è venuta costituendo in questo ultimo quarto di secolo.Questa Europa dell'austerity, questa Europa sostanzialmente neo liberista, e tanto ademocratica da essere diventata oligarchica, sembra non reggere alla incapacità delle sue classi dirigenti di uscire dalla crisi. La crisi ha devastato il tessuto sociale, in diversi Paesi europei, ha ingigantito le diseguaglianze, ha chiuso le porte di fronte a uno storico processo di immigrazione, ha reagito alle sue profonde paure e agli episodi di terrorismo con la messa in campo di una cultura sicuritaria che ha fatto strame dello Stato di diritto. Contro di essa sono cresciute apprensioni e opposizioni dal basso, dai popoli, vestendosi dei più diversi segni politici, a volte perfino opposti tra di loro. Sono i fenomeni a cui s'è legato il nome del populismo. Ora questa Europa anti popolare viene colpita da un movimento di opinione dal basso e di destra.Si può dire che l'Europa reale se la sia cercata. Ma questa constatazione non è il mio problema. La strada per la costruzione di una alternativa necessaria a questa Europa reale si fa più difficile. Se si assume la grande questione di civiltà che i migranti portano con sé, si può ben vedere come la vittoria della Brexit renda più difficile perorare la causa dell'accoglienza e dell'integrazione, di un modello di convivenza e di giustizia sociale semplicemente più umano.La contestazione di questa Europa, segue la pista complicata del conflitto tra il basso e l'alto della società. Ma questo conflitto diversamente da quelli storici, di classe da un lato, e dello scontro tra destra e sinistra dall'altro, non si presta a una lettura univoca. Questo conflitto può essere agito come è sia da destra che da sinistra, da Trump come da Sanders, da chi contro questa Europa vorrebbe costruire in essa una alternativa democratica e chi in essa vorrebbe costruire tante fortezze, chiuse all'esterno e integraliste all'interno.