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Dunque era necessaria un’epidemia di proporzioni bibliche, e che si sta rapidamente trasformando in pandemia, per strappare dichiarazioni di pentimento ai tanti personaggi ( spesso folkloristici) che negli anni passati avevano dato vita, e poi cavalcato, il cosiddetto movimento no vax. Sembrano tempi lontani ma non è affatto vero. Divulgando la scienza si battono i no vax, incompetenti che hanno occhi nel governo
Dunque era necessaria un’epidemia di proporzioni bibliche, e che si sta rapidamente trasformando in pandemia, per strappare dichiarazioni di pentimento ai tanti personaggi ( spesso folkloristici) che negli anni passati avevano dato vita, e poi cavalcato, il cosiddetto movimento no vax. Sembrano tempi lontani ma non è affatto vero. In realtà il suddetto movimento ha avuto ricadute politiche di enorme portata, sino al punto di riempire gli scranni del Parlamento italiano con suoi esponenti di spicco.
Ciò significa che troviamo gli anti- vaccinisti installati in posizioni chiave del governo nazionale e delle amministrazioni locali. Mica roba da poco, e non è affatto uno scherzo ( anche se alcuni tendono a crederlo). Ovviamente costoro sono legittimati dalla scelta popolare. Detengono le posizioni di cui sopra grazie al fatto che milioni e milioni di cittadini italiani li hanno votati, convinti da parole d’ordine e slogan trasmessi da una miriade di blog gestiti da persone che non hanno la sia pur minima competenza in materia.
Difficile, infatti, pensare che un bravo comico e cabarettista possa parlare con cognizione di causa di problemi complessi come questi, e complessi a tal punto che, a volte, neppure medici e virologi riescono a fornire certezze all’opinione pubblica. Non perché non siano bravi, ma semplicemente perché la scienza è sempre caratterizzata dall’incertezza: è un suo tratto caratteristico. Gli scienziati superano però l’incertezza con lo studio costante, con la ricerca continua e con l’umiltà. Non parlano fino a quando non sono ben sicuri di quanto hanno da dire.
E invece, in questi anni, abbiamo avuto comici e guitti di vario tipo capaci di riempire le piazze con folle oceaniche, e di imbonirle con slogan assurdi e quasi sempre di una volgarità estrema. Alcuni rispondono con un vecchio detto: “è la democrazia, bellezza!”, ma ci si può legittimamente chiedere quale democrazia è mai questa. Una democrazia che porta al potere gli incompetenti, i ciarlatani e i chiacchieroni è soltanto una parodia e, del resto, lo si vede bene dai risultati che incompetenti, ciarlatani e chiacchieroni hanno ottenuto appena agguantato il potere.
Senza alcun dubbio i social network svolgono un ruolo fondamentale in questo disastro. Essendo del tutto privi di controllo, rappresentano la tribuna ideale per tutti coloro che credono allo slogan “uno vale uno”. Lì, infatti, la competenza non serve. Anzi, è meglio non averla, giacché così è più facile convincere i frustrati che credono di essere vittime di complotti volti a rovinare la loro ( presunte) carriere. Ora però sembra che il vento stia cambiando. Sul blog più celebre si legge che, oggi, la vera sfida è trovare il vaccino per il coronavirus e poi produrlo e distribuirlo in tutto il mondo.
Ma scusate, non erano pericolosi i vaccini? Non erano strumenti che le multinazionali farmaceutiche usano per ingannare il popolo? Non si diceva che i vaccini causano la morte o invalidità di vario tipo? Come si può, insomma, prendere sul serio i no vax anche se sono al governo e vanno all’estero a rappresentare l’Italia?
Nel frattempo si leggono pure commenti entusiastici sui risultati ottenuti da Xi Jinping a Wuhan e nell’Hubei. Il governo cinese, e il Partito Comunista che ne rappresenta la spina dorsale, è riuscito – pare – a superare l’emergenza militarizzando le aree infette e sigillandole con l’intervento dell’Esercito Popolare di Liberazione ( così si chiamano le forze armate cinesi). In Cina, tuttavia, lo Stato di diritto non esiste e gli interventi militari sono legittimi. Da noi invece lo Stato di diritto, per fortuna, c’è, e ci vuole molta prudenza nel proporre soluzioni simili.
Comunque sia, in attesa che l’emergenza sanitaria finisca anche in Italia, non resta che prendere atto del rinsavimento – almeno apparente – degli anti- vaccinisti. Non è mai troppo tardi, come recitava il titolo di un programma televisivo d’istruzione molto popolare negli anni ’ 60 del secolo scorso. E mette pure conto rammentare che il nostro Paese sconta adesso la grave sottovalutazione della cultura scientifica nelle scuole. Se non si spiega agli studenti cos’è la scienza e perché è importante per le nostre vite, capita poi che essi giudichino comici e cabarettisti più importanti di medici, fisici e ingegneri.