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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky presiede il vertice della Piattaforma Crimea a Kiev
L’Ucraina ha denunciato il lancio di un missile balistico intercontinentale da parte della Russia, che nella notte ha preso di mira la città di Dnipro, nella regione centro-orientale del Paese. Questo rappresenta il primo utilizzo di un’arma di tale portata da parte di Mosca dall’inizio della guerra. Le forze aeree ucraine, attraverso un messaggio pubblicato su Telegram, hanno indicato che il missile sarebbe stato lanciato dalla regione russa di Astrakhan. Tuttavia, non è stato specificato il modello del razzo.
Nel frattempo, il Cremlino ha reso noto di aver abbattuto diversi ordigni lanciati da Kiev nelle ultime 24 ore. «I sistemi di difesa aerea russi hanno neutralizzato due missili da crociera Storm Shadow di fabbricazione britannica, sei missili HIMARS di produzione statunitense e 67 droni di tipo aereo», ha dichiarato il Ministero della Difesa russo, tramite l’agenzia Tass. L’uso degli Storm Shadow da parte dell’Ucraina segna un’ulteriore espansione della sua capacità offensiva. Oltre a queste armi, Kiev riceverà mine antiuomo dagli Stati Uniti e un pacchetto di assistenza alla sicurezza del valore di 275 milioni di dollari.
Mosca, attraverso il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha definito questa mossa “una nuova escalation” e ha lanciato un monito sugli sviluppi futuri del conflitto.
Zelensky: «La Crimea va riportata diplomaticamente»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato da Fox News, ha ribadito la sua posizione sulla Crimea. «Non possiamo sacrificare decine di migliaia di soldati per riconquistare la Crimea. È possibile riportarla indietro solo con la diplomazia», ha spiegato Zelensky, sottolineando la necessità di evitare ulteriori perdite umane. Ha anche aggiunto che l’Ucraina non riconoscerà mai come russi i territori occupati da Mosca, inclusi quelli annessi nel 2014.