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«Solidarietà al ristoratore di Lodi. Per Fratelli d’Italia la difesa è sempre legittima e se entri nella mia proprietà di notte per rubare, nella migliore delle ipotesi, io ho il diritto di difendermi». Ignazio La Russa sottoscrive, parola per parola, il post pubblicato su Facebook da Giorgia Meloni. Fd’I è da sempre favorevole a estendere il concetto di legittima difesa. E da anni ha depositato alla Camera una proposta di legge che va in questa direzione.
La Russa, dunque per voi la difesa è sempre legittima?
Certo. Ho scritto io, tecnicamente, il disegno di legge sulla legittima difesa di Fratelli d’Italia. La nostra è una proposta molto semplice: se nelle ore notturne qualcuno si introduce per scopi illeciti nella mia abitazione, l’offesa è sempre legittima. Non si può perdere tempo a misurare la proporzione tra difesa e aggressione quando questa avviene di notte in casa.
In casa o su una proprietà in generale?
Nella tua abitazione o sul luogo di lavoro, è uguale. Nel caso di Lodi erano una sopra l’altro. Ma se uno entra alle tre di notte in casa tua è difficile immaginare che siano entrati per chiedere un’informazione. In questi casi la proporzione tra difesa e aggressione deve essere sempre presunta.
Anche se tecnicamente non esiste un pericolo di vita?
Non è mai richiesto che ci sia un pericolo per la vita. La legge attuale parla appunto di proporzione, devi dimostrare che qualcuno, armato, voleva aggredirti ed era nelle condizioni per farlo. Però si tratta di valutazioni che un individuo può fare a freddo, non nel momento in cui avviene l’aggressione. Per questo, crediamo sia un’ingiusta sofferenza mettere sotto processo chi ha già avuto la sfortuna di essere oggetto di interesse da parte di banditi o di persone che volevano commettere un reato. In questi casi il processo non deve neanche iniziare. Lo stesso discorso vale anche se le aggressioni avvengono di giorno e sono condotte in maniera tale da creare un grave stato di turbamento e paura. Diverso è se ti do una pistolettata perché mi hai dato due sberle in piazza o se stiamo litigando fuori dall’abitazione: in quei casi è giusto valutare che la risposta sia misurata all’offesa.
A Lodi non c’è stato un furto in casa, né una rapina in un’attività in orario lavorativo...
Non conta, fa lo stesso. Il proprietario della tabaccheria ha sentito dei rumori ed è sceso giù a controllare cosa stava accadendo.
Con un fucile in mano. Non sarebbe stato più opportuno sparare in aria?
Evidentemente non era nelle condizioni per valutare, ha visto i ladri e ha sparato.
Non conta neanche che il rapinatore sia stato colpito alla schiena?
Conta solo se chi mi ha aggredito è già fuori dalla mia casa: se è scappato e gli sparo mentre sale in macchina conta. Ma se è dentro l’abitazione io non posso rendermi conto delle sue intenzioni, non so se c’è più di una persona, quale sia il livello d’offesa. Se uno si introduce di notte in maniera insidiosa in una proprietà deve sapere che la risposta del proprietario è sempre legittima. Anche se vado oltre i limiti della necessità, si tratta comunque di una difesa avvenuta in una condizione particolare in cui non ho la libertà di valutare attentamente tutto quelle che succede. È un atto di giustizia nei confronti di chi ha già subito la sventura di essere vittima di aggressione e non può essere anche inquisito in maniera occhiuta dallo Stato.
Non crede, invece, che così tutti, compreso chi commette il reato, si sentano autorizzati a offendere per “legittima difesa”?
In America non ci sono furti nelle abitazioni perché i banditi sanno che chi è in casa può difendersi senza troppe paura. Ci pensano mille volte prima di introdursi in un’abitazione.
Messa così sembra il Far West...
I film del Far West, come ricorderà, era girati per le strade, non dentro le case di notte.
Negli Usa esistono problemi d’altro tipo per l’eccessiva diffusione delle armi...
Certo, ma è un altro discorso. Noi non vogliamo toccare la normativa italiana sulle armi, crediamo che la legge in vigore vada bene e non vada ampliata.