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"Spero che nei prossimi anni tutti potranno essere orgogliosi di come hanno risposto a questa sfida. E coloro che verranno dopo di noi diranno che i britannici di questa generazione sono stati più forti di qualsiasi altro, che le qualità dell'autodisciplina, della cortese determinazione e della comprensione reciproca ancora caratterizzano questo Paese". Inizia con queste parole il discorso al paese e al Commonwealth della regina Elisabetta dal castello di Windsor "In questo periodo sempre più difficile", in cui la pandemia ha portato alla nazione dolore, difficoltà economiche e "ardue sfide", "mentre abbiamo affrontato sfide in precedenza, questa è differente. Questa volta ci uniamo a tutte le nazioni del mondo in una sfida comune, usando i grandi progressi della scienza e la nostra istintiva compassione per guarire". "Voglio ringraziare chi resta a casa" per proteggere gli altri non senza rivolgere un grazie a chi lavora nel servizio sanitario nazionale (Nhs) ed elogiando l'applauso collettivo rivolto loro dai britannici. La regina ha ricordato il tempo della II Guerra Mondiale, parlando oggi di una sfida "diversa", ma segnata pure da "un penoso senso di separazione". Ha tuttavia insistito sulla necessità di rispettare le restrizioni imposte dal governo. "Torneranno giorni migliori saremo di nuovo con i nostri amici, saremo di nuovo con le nostre famiglie, ci incontreremo di nuovo", ha detto la sovrana 93enne.