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"Dobbiamo pensare a come ricostruiamo l'italia quando saremo fuori da questo dramma. Dobbiamo prepararlo adesso perché tutti stanno già facendolo, dobbiamo farlo con urgenza". Parola di Romano Prodi che sembra raccogliere l'invito di Matteo Renzi il quale, ieri l'altro, ha lanciato la proposta di ripensare a far ripartire il Paese. "La globalizzazione non scompare - ha continuato Prodi - perché ha avuto dei difetti ma ha dato da mangiare a due miliardi e mezzo di persone. Ma cambierà: le grandi regioni economiche, Cina Europa e Usa, si faranno più concorrenza tra loro, arriveremo a una semi-autosufficienza delle grandi regioni. Gli Usa si sono giaà preparati a questo. Trump dopo quell'incredibile errore di superbia personale ha messo sul tavolo miliardi di dollari. Voglio vedere se l'Europa ci ha pensato e se l'Italia ha pensato a quale sara' il suo ruolo in Europa". E anche Renzi rilancia: "Non possiamo rimanere tutti chiusi in casa per due anni, non si possono raccontare balle alle persone dicendo che il virus sara' sconfitto nel breve termine" E poi: "Diro' una cosa forte - prosegue l'ex premier - ma per me l'unica strada possibile e' non dico quella israeliana, ma la riapertura differenziata per eta'. So che e' pesante, ma chi ha 70 anni uscirà dopo rispetto a chi ha 20 anni. Gestendola, non rincorrendola, dovremo trovare una nuova normalità".