L'atto, come spesso si ripete, sembra un atto dovuto. Eppure la notizia secondo cui la procura di Rieti ha deciso di aprire un'inchiesta per disastro colposo potrebbe togliere il sonno a qualcuno. Secondo le prime informazioni, infatti, i magistrati della procura di Rieti starebbero raccogliendo le informative della polizia giudiziaria sui crolli avvenuti nei Comuni di Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto. Quel che più "incuriosisce" magistrati e giornalisti sono le ristrutturazioni che erano state effettuate di recente al campanile di Accumoli e alla scuola elementare di Amatrice. Entrambe colpite pesantemente dal sisma. Al momento però «ci stiamo occupando della ricognizione delle salme - ha infatti spiegato il procuratore Saieva - e del rilascio dei nulla osta ai seppellimenti dopo gli accertamenti medico-legali. È un lavoro lungo dato che il numero dei decessi è molto alto».Ma terminata la triste conta dei morti, i pm vorranno capire se le strutture crollate, soprattutto quelle pubbliche restaurate da poco, erano costruite secondo le regole antisismiche. Come infatti vanno ripetendo da anni i maggiori sismologi italiani, la previsione dei terremoti è ancora utopia, ma l'edilizia antisismica è reale e concreta da tempo. E sembra assurdo che un paese a rischio come l'Italia non abbia ancora regole certe sulla costruzione e la messa in sicurezza degli edifici. Secondo uno studio dell'Ance, più della metà degli edifici in Italia è stato realizzato prima del 1971 e di questi 2,1 milioni sono in stato «pessimo o mediocre».Per quel che riguarda la mappa del rischio, le regioni con più comuni a rischio sono concentrati nel centro sud. A guidare la triste classifica, c'è la Calabria che ha 261 comuni a rischio sismico su 409. Segue la Campania con 129 su 550. Poi c'è l'Abruzzo, la Basilicata e il Molise.Intanto anche il mondo della giustizia e dell'avvocatura invia la propria solidarietà. La Giustizia amministrativa, per esempio, intende esprime la propria concreta solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal grave sisma della notte scorsa attraverso una raccolta di fondi.Le somme saranno consegnate direttamente dal Presidente Alessandro Pajno al Sindaco del Comune di Amatrice - comune simbolo della sciagura - per interventi di urgenza specificamente indicati. Chiunque può contribuire a questo gesto di solidarietà utilizzando le coordinate bancarie: Banca popolare di Milano - Agenzia Roma Montecitorio, IBAN IT53B0558403264000000000416, indicando nella causale: "Aiuto alle popolazioni colpite dal sisma nel comune di Amatrice". Solidarietà arriva anche dal consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Urbino, che ha stanziato ed elargito un significativo contributo economico a favore delle comunità colpite per il tramite della Croce Rossa Italiana.