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La corte Suprema degli Stati Uniti ha deliberato che metà del territorio dello stato dell’Oklahoma è riserva dei nativi americani a tutti gli effetti, compresi quelli fiscali e del sistema giudiziario penale: le autorità statali non hanno giurisdizione sui nativi che compiano reati sul territorio assegnato alle tribù. La decisione è stata presa con 5 voti a favore e 4 contrari e la sentenza è redatta dal giudice conservatore Neil Gorsuch: si tratta di una delle più importanti vittorie legali degli ultimi decenni per i nativi americani. «Oggi ci viene chiesto se la terra promessa da questi trattati rimane una riserva ai fini del diritto penale federale», afferma Gorsuch. «Poiché il Congresso non ha detto il contrario», scrive il giudice, «noi manteniamo la parola del governo».
Il caso che è arrivato fino alla Corte Suprema è quello di Jimmy Mc-Girt, della Nazione Muscogee, nota anche come Creek, che fu condannato dalle autorità statali per abusi sessuali su un bambino di quattro anni commessi sul territorio della tribù. McGirt ha sostenuto di poter essere processato soltanto dalle autorità federali e che il Congresso non ha mai negato la sovranità della sua tribù su questo territorio, che copre circa la metà dell’Oklahoma, mentre il procuratore generale aveva sostenuto che questa zona non fosse mai stata una riserva.