Kobra Hassani, giornalista TV e attivista afghana, ha vissuto una storia straordinaria di coraggio e resilienza. La sua vita ha preso una svolta drammatica nel settembre del 2021 quando i Talebani sono tornati al potere in Afghanistan. Hassani ha dovuto lasciare il suo Paese per sfuggire alle persecuzioni, intraprendendo un viaggio tortuoso che l'ha portata infine a tornare a Kabul.

La fuga dall'Afghanistan e il viaggio in Europa

Dopo il ritorno dei talebani, Hassani ha deciso di fuggire dall'Afghanistan. Ha attraversato il confine con il Tagikistan e da lì è giunta in Ucraina. Tuttavia, con l'inizio dell'invasione russa, le sue speranze di un futuro sicuro in Europa si sono infrante. La giovane attivista ha tentato di trasferirsi in Polonia, ma è finita vittima di una truffa che l'ha portata nei territori occupati dalla Russia, e infine in Russia stessa.

L'arresto in Russia e la lotta per l'asilo

In Russia, Hassani ha affrontato numerose difficoltà. Nel maggio del 2022, le autorità russe l'hanno arrestata a San Pietroburgo insieme ad altri 12 connazionali con l'accusa di tentato espatrio illegale verso l'Unione Europea. «Non mi hanno lasciato andare in Europa e non mi hanno dato asilo in Russia», ha dichiarato Hassani in un'intervista. Dopo un anno di detenzione, un tribunale ha ordinato la sua deportazione. Hassani ha presentato una richiesta di asilo, ma le autorità russe l'hanno respinta.

La deportazione e il ritorno a Kabul

Nel febbraio del 2024, un tribunale russo ha condannato Hassani a due anni di prigione, ma considerando il periodo già trascorso in carcere, l'hanno rilasciata e l'ordine di deportazione è stato cancellato. Senza denaro e con poche speranze, Hassani ha preso un aereo da Mosca a Kabul, tornando così nel suo paese natale, dove rischia una condanna a morte per il suo impegno come attivista.