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«Fammi un favore. Si parla molto del figlio di Biden, che Biden fermò l'indagine e molte persone vogliono sapere, così tutto quello che puoi fare con il procuratore generale sarà grandioso. Biden è andato in giro a dire che aveva bloccato l'indagine, quindi se puoi darci un'occhiata. A me sembra orribile».
Si tratta del contenuto della telefonata risalente al 25 luglio scorso, estrapolato dalla trascrizione senza omissis, che ha come protagonisti ai due capi del telefono il presidente statunitense Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelenskij. Ed è solo una parte di ciò che ha denunciato il famoso “wisthblower” ( tecnicamente una persona che scopre e riferisce attività illegali da parte di un'istituzione pubblica o anche privata).
La richiesta di Trump riguarderebbe la possibilità di indagare su Hunter Biden, figlio di Joe, lo sfidante con le maggiori chanche di successo alle prossime elezioni presidenziali del 2020. Hunter diventò direttore della società ucraina di gas naturale ( Burisma) nel 2014, proprio mentre suo padre era vicepresidente degli Usa durante l'amministrazione Obama.
Trump avrebbe fatto pressioni su Zelenskij affinchè ordinasse un'indagine per screditare Joe, insinuando il sospetto che Biden padre avrebbe ottenuto il licenziamento del principale procuratore ucraino Viktor Shokin, in quanto quest'ultimo aveva aperto un'inchiesta su episodi di corruzione proprio su Burisma
Veleni che Trump ha cercato di neutralizzare con forza e anzi ha rilanciato chidendo di incontrare l'informatore faccia a faccia. Lo ha fatto come suo solito attraverso twitter: «Come ogni americano merito di incontrare il mio accusatore» perchè «ha scritto cose terribili dicendo che sarei stato io a dirle. Non solo voglio incontrare il mio accusatore, che ha presentato informazioni di seconda e terza mano, ma voglio incontrare la persona che gli ha dato le informazioni».
Ma pare difficile che l'inquilino della Casa Bianca possa riuscire nel suo intento. Il legale del wisthblower infatti, come riportano i media statunitensi, ha «attivato le appropriate risorse» per porre in sicurezza la cosiddetta talpa, la cui identità è rigorosamente anonima.
Praticamente le autorità federali e la Cia proteggendo la misteriosa talpa ( forse perchè appartiene all'intelligence) aprendo uno scenario di guerra tra pezzi dello Stato, mentre aleggia lo spettro dell'impeachemente richiesto dai Democratici nei confronti dell’imgombrante presidente.