Il Parlamento monocamerale di Kiev, la Verkhovna Rada, ha ratificato lo Statuto di Roma, l'atto istitutivo della Corte penale internazionale (Cpi). Lo riferisce il deputato Yaroslav Zheleznyak, esponente del partito Holos (Voce) su Telegram, spiegando che 281 deputati popolari hanno votato a favore del relativo disegno di legge.

Lo Statuto di Roma determina la procedura del tribunale e definisce anche i crimini che ricadono sotto la sua giurisdizione, tra cui, in particolare, quelli di aggressione, di genocidio, i crimini contro l'umanità e di guerra. Come ha spiegato la vice capo dell'ufficio presidenziale di Kiev, Iryna Mudra, la ratifica dello Statuto di Roma da parte dell'Ucraina le consente di acquisire la piena adesione alla Cpi, il che offrirà l'opportunità di: nominare il suo candidato per la carica di giudice e pubblico ministero della Cpi; partecipare alle elezioni dei giudici e degli altri funzionari eletti; cooperare efficacemente con l'istituzione giudiziaria internazionale.

La ratifica dello Statuto di Roma non avrà giurisdizione nei confronti dei cittadini per i primi sette anni. L'adesione alla Cpi, inoltre, consentirà di assicurare alla giustizia i criminali di guerra russi attualmente in custodia in Ucraina. La ratifica dello Statuto di Roma era anche uno degli obblighi dell'Ucraina nell'ambito dell'Accordo di associazione con l'Unione europea.