Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ammesso che la sua performance durante il dibattito presidenziale con Donald Trump di giovedì scorso non è stata delle migliori, attribuendo la colpa al jet lag accumulato a causa di due missioni in Europa a giugno, tra cui quella in Puglia per il G7. Biden ha subito forti critiche per le condizioni in cui si è mostrato al dibattito. La portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha dovuto smentire che soffra di Alzheimer o demenza senile o di una malattia degenerativa, mentre l'ex Speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, ha affermato che è "legittimo" sollevare domande sulle capacità di Biden si svolgere il lavoro da presidente.

Riferendosi al dibattito con Trump durante un evento elettorale a McLean, in Virginia, Biden ha riconosciuto che non è stata la sua "serata migliore". «Non sono stato molto intelligente - ha detto il presidente, parlando a una raccolta fondi - Ho deciso di fare il giro del mondo un paio di volte, attraversando circa 100 fusi orari prima del dibattito. Non ho ascoltato il mio staff, sono tornato e quasi mi sono addormentato sul palco - ha proseguito - Non è una scusa, ma è una spiegazione».

Biden si è recato in Francia e in Italia nell'arco di due settimane il mese scorso, volando poi dalla Puglia a Los Angeles per partecipare a una raccolta fondi con l'ex presidente Barack Obama prima di tornare a Washington il giorno successivo. Ha poi trascorso sei giorni a Camp David preparandosi per il dibattito del 27 giugno. I funzionari della Casa Bianca hanno attribuito la performance incerta di Biden durante il faccia a faccia con Trump al raffreddore.