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da Melbourne, Australia “È ora di fare le valigie e tornare a casa.” Così l’Australia liquida la questione immigrazione durante l’emergenza Coronavirus. “Tutte le persone in possesso di un visto temporaneo che non sono in grado di auto sostenersi da qui ai prossimi 6 mesi dovranno fare le valige e tornarsene a casa.” Con queste parole Scott Morrison, il Primo Ministro australiano, il 3 Aprile annuncia a tutti gli stranieri presenti in Australia che non ci saranno aiuti economici da parte del governo durante l’emergenza Coronavirus. Nel suo discorso tenuto a Canberra il premier ha spiegato che il paese dovrà concentrare gli aiuti per i residenti e i cittadini australiani e che, per quanto l’Australia abbia piacere nell’accogliere visitatori da tutto il mondo, non può garantire il supporto necessario durante questa emergenza invitando tutti a tornare nel proprio "home country". A dodici ore dalla conferenza stampa però, il governo di Canberra tende una mano agli immigrati, annunciando sostanziali novità. Con un comunicato stampa firmato dal Ministro dell’immigrazione Alan Tudge ha ribadito da una parte il concetto espresso dal capo del governo, ovvero che “i possessori di visti temporanei che non sono in grado di sostentarsi nei prossimi sei mesi sono caldamente invitati a tornare a casa il prima possibile", ma dall’altra ha annunciato che gli studenti internazionali e i titolari di visti temporary skilled potranno accedere al loro conto della superannuation e riscuotere fino a 10,000 dollari nell’anno finanziario in corso. Il comunicato di Alan Tudge spiega che le novità introdotte aiuteranno coloro che hanno perso il lavoro e che sono in difficoltà economiche attingendo ai propri fondi pensionistici. La nota aggiunge che "i possessori di visto temporaneo sono una risorsa della nazione, ma in questo momento di crisi il governo deve preoccuparsi in primis dei cittadini e dei residenti". Il governo ha però introdotto speciali regole a tutela della forza-lavoro in settori nei quali c’è bisogno di manodopera straniera, come la salute, l’agricoltura, l’industria alimentare e la cura degli anziani. In questo caso chiunque stia lavorando in uno dei citati campi potrà continuare oltre la scadenza dei 6 mesi (era condizione obbligatoria in Australia cambiare il proprio datore di lavoro ogni 6 mesi prima dell’emergenza Covid19) e si potrà richiedere un’estensione del visto se alla sua scadenza ci sarà ancora una situazione di emergenza straordinaria. Per tutti gli italiani presenti in Australia è quindi un momento complicato, dovranno fare affidamento esclusivamente sui propri risparmi o quelli delle famiglie in Italia, sperando che la situazione possa tornare alla normalità e poter tornare a contare sui propri stipendi il prima possibile. Anche la via del ritorno a casa tracciata da Scott Morrison per molti non è percorribile dato che l’unico collegamento con l’Italia è tramite Qatar Airways con voli che arrivano a costare fino a 11.000€, con la possibilità che vengano cancellati all’ultimo momento o con il rischio di rimanere bloccati alla frontiera di uno dei paesi in cui necessariamente bisognerà fare scalo.