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«È già pronto l’indennizzo per i settori più colpiti dalle chiusure». Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa per illustrare le misure del nuovo dpcm. «I ristori arriveranno sui conti correnti degli interessati - già nel mese di novembre - tramite bonifico dall’agenzia delle entrate», ha aggiunto. «I nuovi indennizzi sono tutti aggiuntivi a quelli già in vigore e confidiamo di andare in Gazzetta Ufficiale già martedì. Vediamo se il Cdm sarà lunedì o martedì». Ci sarà un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre e verrà cancellata la seconda rata Imu, ha spiegato Conte. «Vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica per gestire la pandemia senza rimanere sopraffatti ed evitare un altro lockdown generalizzato che il paese non può permettersi», ha aggiunto, evidenziando che l’indice di contagio ha superato la soglia critica dell’1,5. E «questo non ci può lasciare indifferenti - ha sottolineato -. Il nostro obiettivo è tenere sotto controllo la curva epidemiologica». https://www.youtube.com/watch?v=0myrTEcyULQ «Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L'analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti», ha spiegato. «I dati che stiamo esaminando dicono che la pandemia sta correndo in maniera uniforme e critica in tutta Italia. Di qui l'intervento del governo a ridefinire quadro di misure restrittive. E potremo già nei prossimi giorni lasciare alle regioni di concordare con noi misure più restrittive». L'intento è «fare il possibile per proteggere salute ed economia». Perciò sono state pensare «misure più restrittive, che entreranno in vigore questa sera fino al 24 novembre». «Con questo quadro di misure confidiamo di poter affrontare più distesamente il mese di dicembre. Vorremo arrivare al Natale con predisposizione d'animo serena», ha aggiunto il premier. Che alla domanda se le misure bastano si è augurato di sì, «ma certo non è che a Natale, anche se arriveranno le prime dosi dei vaccini, potremo tutti abbracciarci e fare feste e festicciole. Ma l'importante è arrivarci sereni». I primi vaccini anti-covid dovrebbero arrivare a dicembre e saranno somministrati alle categorie più fragili e a quelle più esposte, come i sanitari. «Il virus corre molto e dunque noi dobbiamo essere pronti e flessibili a intervenire - ha spiegato -. Ma non possiamo imputare al governo di essersi distratto e aver abbassato la soglia di attenzione: ricordo che prima dell'estate tutti, anche l'opinione pubblica, pensavano di aver passato la pandemia mentre il governo ha chiesto la proroga dello stato di emergenza ha detto che non potevamo abbassare la guardia e ha continuato a comprare mascherine e respiratori».