Resta altissima la tensione in Medioriente. In un attacco di Israele, una moschea nel centro della Striscia di Gaza è stata colpita nella notte. Secondo fonti sanitarie palestinesi, ci sarebbero almeno 21 morti. Esplosioni si sono verificate anche in Libano, alla periferia sud di Beirut.

Preparativi di Israele

Alla vigilia dell’anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre, Israele prepara la risposta all'Iran dopo i missili lanciati da Teheran contro lo Stato ebraico. Secondo alcuni funzionari americani, l’operazione israeliana sarebbe “imminente” e coordinata con Washington, che comunque non vi prenderà parte direttamente. A confermare la stretta collaborazione tra le forze armate israeliane e quelle americane è l’arrivo a Tel Aviv del generale Michael Kurilla, capo del Centcom, il comando centrale delle forze USA.

Netanyahu: Israele si difenderà

A dissipare ogni dubbio è intervenuto Benjamin Netanyahu: “L’Iran – afferma – ha lanciato due volte centinaia di missili sul nostro territorio, il più grande attacco missilistico balistico della storia. Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e di rispondere agli attacchi, ed è così che faremo”.

La replica dell'Iran

La Repubblica Islamica non resta in silenzio. “La nostra risposta a qualsiasi aggressione del regime sionista sarà chiara, evidente e ancora più forte”, ha avvertito il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi.

Evacuazioni e operazioni israeliane a Gaza

L’esercito israeliano ha emesso ordini di evacuazione per vaste aree della Striscia di Gaza settentrionale, intimando ai residenti di fuggire verso la già sovraffollata “zona umanitaria” di al-Mawasi. Secondo il portavoce arabo dell’IDF, Avichay Adraee, Hamas ha creato “infrastrutture terroristiche nella vostra regione, sfruttando la popolazione, i rifugi e le strutture sanitarie come scudi umani”.

Condizioni disperate negli ospedali

Il dottor Jeremy Hickey, parlando dall'ospedale al-Aqsa di Deir el-Balah, ha dichiarato che la struttura è al 300% della sua capacità e la situazione è ora ancora più disperata. “Il posto è invaso da gente e questa è la situazione quotidiana", ha detto Hickey. Le strutture mediche sono state ripetutamente attaccate dalle forze israeliane dall'inizio della guerra, con il personale sanitario che vive “costantemente nella paura di essere il prossimo bersaglio”.

Attacchi a Jabalia

Le forze israeliane hanno circondato il campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza. Numerosi attacchi hanno colpito l’area durante la notte, causando molte vittime, come riferito da Mahmud Bassal, portavoce dell'agenzia di difesa civile di Gaza. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito decine di obiettivi militari nella zona per supportare le truppe di terra, che operano nella regione circondando l’area.