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FILE - Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu speaks during a news conference in the Kirya military base in Tel Aviv, Israel, on Oct. 28, 2023. Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu told his Cabinet on Sunday that there had been a “dramatic drop” in U.S. weapons deliveries for Israel's war effort in Gaza, doubling down on a claim that the Biden administration has denied and underscoring the growing strains between the two allies. (Abir Sultan/Pool Photo via AP, File)
Un raid condotto dall’esercito israeliano ha provocato la morte di decine di civili palestinesi a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, provocando al contempo a detta dei media giordani e israeliani il grave ferimento di Muhammad Deif e l’uccisione di Rafa'a Salameh Deif, entrambi importanti capi di Hamas. La quale tuttavia ha smentito.
«Le affermazioni israeliane sono insensate e mirano a giustificare l'orribile massacro» e «tutti i martiri sono civili e quello che è successo è stata una grave escalation della guerra di genocidio, sostenuta dagli americane e dal silenzio della comunità internazionale», ha detto a Reuters Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas che non ha confermato e Deif fosse a Khan Yunis. A suo dire, l'attacco dimostra che Israele non è interessato a raggiungere un accordo di cessate il fuoco.
L’opportunità di colpire alcuni dei vertici militari di Hamas si sarebbe concretizzata nelle ultime ore, da qui la decisione del raid da parte del premier israeliano Netanyahu. La tv Canale 12, ha riferito in base ad alte fonti israeliane che quella di colpire Deif era «un'occasione da non poter lasciar correre» anche se questo avrebbe creato problemi alle trattative in corso. Tra le ragioni che hanno prevalso c'è anche quella - ha aggiunto la tv - che colpire Deif sia un messaggio per Yahya Sinwar: Israele può raggiungere anche lui.
Lo stesso Netanyahu poche ore dopo ha riunito telefonicamente gli alti funzionari dell'esercito e della difesa, al quale è seguita una riunione con i funzionari competenti «per discutere gli sviluppi e i prossimi passi».