PHOTO
Hamza Howidy, esponente della opposizione palestinese contro Hamas, Ivan Scalfarotto, in occasione dell’incontro sulla situazione a Gaza organizzato da esponenti di Italia Viva IV , Fratelli d’Italia FDI, Partito Democratico PD
Arrestato due volte da Hamas, torturato, poi fuggito in Germania e infine a palazzo Madama per portare la sua testimonianza sul movimento terrorista che governa la Striscia di Gaza dal 2007. È Hamza Howidy, dissidente anti Hamas che ieri ha parlato di fronte alla Commissione Esteri della Camera e poi al convegno “Voci da Gaza. La fine del regime di Hamas è la premessa per il cessate il fuoco”, su iniziativa del senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto. Attivista di Gaza per i diritti umani in esilio, Hamza Howidy è tra i fondatori di Bidna Naish ( Vogliamo vivere), il movimento di dissidenti anti- Hamas nato nel 2019, motore delle proteste in corso nella Striscia di Gaza e che si sono ripetute anche ieri, ed è stato intervistato da Sharon Nizza, autrice del libro 7 Ottobre 2023. Israele, il giorno più lungo, e analista dei conflitti mediorientali.
«Sono nato a Gaza nel 1997 e ho subito sulla mia pelle le conseguenze del conflitto israelo- palestinese - ha raccontato Howidy - Avevo dieci anni quando è scoppiata la guerra civile tra Hamas e Fatah, ho visto gente che veniva uccisa per strada ma non capivo, abbiamo visto i crimini di Hamas ma abbiamo taciuto per paura e abbiamo dovuto convivere con questa situazione». Poi la decisione di ribellarsi, nonostante i rischi. «Abbiamo assistito al terrorismo e alla violenza di Hamas e a un certo punto ho deciso assieme a degli amici di partecipare a delle manifestazioni del movimento Vogliamo Vivere - ha proseguito l’attivista - Nel 2019 sono stato arrestato e torturato, nel 2023 poi la situazione è diventata insopportabile e qualche mese prima della guerra abbiamo partecipato ad altre manifestazioni e sono stato arrestato una seconda volta e torturato di nuovo».
A quel punto la decisione di andarsene. «Ho deciso di lasciare Gaza perché volevo vedere il mio paese in condizioni migliori ma non ci sono riuscito - ha aggiunto Howidy - Il 7 ottobre è stato uno shock per me e da lì ho ripreso attivismo politico: ora la priorità è porre fine alla guerra e vedere chi governerà Gaza in futuro, la situazione non può andare avanti così e Italia può giocare ruolo molto importante». Assieme a Howidy è stato audito in commissione anche Mohammed, nome di fantasia perché di un ragazzo 25enne che ha parlato dal Nord della Striscia, prima in audizione e poi al convegno. «La gente si sta rendendo conto che Hamas vuole solo il successo politico e che sta negoziando per se stessa anche a scapito di migliaia di vittime nella striscia - ha detto - Le manifestazioni sono riprese dopo il rifiuto della proposta egiziana di disarmare Hamas perché a loro non importa se muoiono persone ma soltanto rimanere al potere».
Quel che la gente di Gaza vuole, secondo la sua testimonianza, è che «Hamas esca dalla scena politica perché non agisce per l’interesse del popolo» e perché «non è giusto far pagare al popolo le scelte di un governo criminale». Il quale «ha vinto nel 2007 ma parlava di riforme e cambiamenti ed era alternativa all’Anp corrotta» ma «il popolo di Gaza è stato ingannato da quelle promesse».
L’importanza delle due testimonianza, ha detto al Dubbio Scalfarotto, «è fondamentale perché non possiamo dimenticare che Hamas è un’organizzazione terroristica, che ha usato gli aiuti umanitari per costruire tunnel e che tiene ancora in ostaggio decine di israeliani, vivi o morti che siano».
Il senatore di Iv sottolinea di non difendere affatto il governo del premier israeliano Benjamin Netanyahu ma lo Stato israeliano in quanto tale, «perché è l’unica democrazia del Medio Oriente e non si possono prendere le distanze da esso come fatto da Pd, M5S e Avs ieri (martedì, in un evento a sostegno di Gaza, ndr) ». A prendere la parola anche il capogruppo di FdI in Senato, Lucio Malan, e il dem Piero Fassino. Folta la delegazione del Pd in sala, da Walter Verini a Filippo Sensi, da Marianna Madia a Piero De Luca e altri.