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Un colpo solo al cuore, forse sparato dall’alto e alle spalle. L’esito dell’autopsia eseguita sul corpo di Ion Stavila, il moldavo 24enne ucciso dal tabaccaio Marcellino Iachi Bonvin nel corso di un furto, rivelerebbe una storia diversa rispetto alla prima ricostruzione. Secondo la quale, stando alle poche parole pronunciate da Bonvin e dalla moglie, prima dello sparo fatale ci sarebbe stata una colluttazione in cortile, avallando dunque l’ipotesi della legittima difesa. Ma se i primi risultati venissero confermati, la posizione di Iachi Bonvin, attualmente indagato per eccesso colposo di legittima difesa, diventerebbe molto più grave.
Tutto è accaduto la notte del 7 giugno, a Pavone Canavese, in provincia di Ivrea. La vittima era incensurata ed ha agito assieme ad altre due persone, ancora non identificate, tutti e tre travisati da un cappuccio, decisi a portare via quanto possibile dalla tabaccheria “Winner Point”, già diverse volte presa di mira dai ladri. Stando alla prima ricostruzione, il titolare della tabaccheria, che vive al piano, sarebbe sceso in cortile dopo esser stato svegliato, poco prima delle tre, dall’allarme, scattato dopo che i tre avevano forzato una delle porte laterali del negozio con un palanchino. Iachi Bonvin avrebbe così afferrato il suo Revolver 357, regolarmente detenuto, per ingaggiare, una volta al pian terreno, una colluttazione con i ladri - che avevano appena caricato lo scambiamonete con dentro circa 2mila euro su un furgoncino bianco - in seguito alla quale il tabaccaio avrebbe sparato e ucciso il 24enne. L’autopsia, però, in attesa delle conferme provenienti dall’esame balistico, smentirebbe ora tale dinamica: lo scontro diretto non ci sarebbe mai stato e il tabaccaio avrebbe sparato un unico colpo al cuore, in seguito al quale Ion Stavila sarebbe stato comunque in grado di fare qualche passo, accasciandosi poi pochi metri più in là sul marciapiede, dove poi è stato rinvenuto senza vita.
«L’autopsia eseguita questa mattina ha accertato che vi è stato un unico colpo trapassante che ha colpito al cuore nella lato destro, un foro di entrata e uno di uscita, non possiamo ancora stabilire qual è quello di entrata e quello di uscita. Avendo colpito il cuore nel lato destro è possibile che la persona non sia crollata sul posto anche se il colpo è stato mortale ma abbia fatto ancora alcuni passi e quindi che si sia portata verso il marciapiede», ha spiegato il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, ai microfoni del Tgr Piemonte. L’esito dell’autopsia, ha precisato, «dovrà essere confrontato con i risultati della perizia balistica e con gli accertamenti degli impatto dei proiettili sul suolo o nel locale». Il procuratore ha poi ricordato «che non sono stati rinvenuti proiettili mentre nel revolver sono stati ritrovati sette bossoli».
Stando agli accertamenti eseguiti dal medico legale Roberto Testi, però, l’ipotesi è che si sia trattato di un colpo dall’alto, sparato forse dal balcone di casa, che ha colpito alle spalle Stavila. Al tabaccaio era arrivata subito la solidarietà del ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Tabaccaio di 67 anni, incensurato e già rapinato numerose volte, stanotte si è difeso durante l’ennesimo furto e ( purtroppo) ha ucciso uno dei tre ladri, con un’arma legalmente detenuta. Nel pieno rispetto delle indagini della Procura, a lui va la mia solidarietà umana e politica: # iostocoltabaccaio», aveva scritto su Facebook e poi urlato dal vivo, in piazza a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, raccogliendo applausi a scena aperta. La dinamica, però, potrebbe ora dare torto al tabaccaio, in cui difesa è stata organizzata una fiaccolata di solidarietà, alla quale hanno dato la propria adesione i tabaccai della zona, con il supporto di alcuni sindaci, ma anche CasaPound.