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Pietro Fiori, insegnante di lettere e sindaco di Castellone, 9450 abitanti in provincia di Cremona, e' stato soprannominato dai suoi concittadini "Virgilio" perchè si è preso la responsabilità di accompagnare i morti, altrimenti soli nel loro ultimo pezzo di strada, al cimitero. "Da quando è iniziata l'emergenza coronavirus - racconta all'AGI - contiamo più di un centinaio di persone positive e dal primo marzo a ieri ne sono morte 27, 23 in piu' rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". Uomini e donne che non hanno un funerale e nessuno che li scorti al passo d'addio. Lui ha deciso di stare assieme a loro, al cimitero del paese trasfigurato da chi gli ha dato il soprannome nell'inferno dantesco. Se siano tutte vittime del virus non lo sa: "Non ho dati ufficiali, di alcuni i familiari mi hanno detto che quella e' stata la causa e lo hanno scritto sul certificato di morte. Ma il numero e' troppo esiguo rispetto al totale. Tanti sono morti in casa, presumo almeno una quindicina". Il cruccio del sindaco "e' che non stampano piu' i manifesti e a Castelleone e' importante come forma di comunicazione. Il cittadino si informa con la parrocchia o attraverso il sito cremanews che ci ha dato ospitalita' per i necrologi. Cosi' appena posso - dice - vado ad accompagnare i defunti anche per far vedere la presenza della cittadinanza ai familiari. Poi in questi giorni faccio altre due cose: vado in chiesa e accendo sempre un lumino a don Bosco per tutti i castelleonesi, credenti o meno, ora non vale la distinzione. E tutti i giorni quando passo dal cimitero, anche in auto, recito un 'eterno riposo' per tutti i morti che non possono essere affiancati dai familiari. Il lutto di uno, adesso, e' il lutto di tutti". Del suo paese, che ha una rete di 175 associazioni, molte di volontariato, si reputa "orgoglioso per l'enorme spirito di solidarieta' che tutti stanno dimostrando". Un'immagine in particolare si portera' dentro: "Quando sono andato a portare una scatola di mascherine alla casa di riposo 'Brunenghi', comprata da uno dei tanti imprenditori che ci aiutano, un'impiegata che l'ha presa dal balcone si e' commossa. Ecco, ho pensato, ora un pezzo di stoffa vale piu' dell'oro'. Ricordiamolo quando sara' tutto finito"