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Scuole aperte dopo l’Epifania e stop allo sci fino a gennaio. Il governo vorrebbe fermare gli spostamenti per Natale, agendo con la massima cautela e prendendo atto della posizione delle regioni che hanno chiesto di prolungare la didattica a distanza per i licei fino a gennaio. Oggi l’Rt dovrebbe essere poco superiore all’1, ci sono i primi segnali di raffreddamento della curva e di allentamento della pressione sui posti letti in ospedale ma bisogna mantenere la cautela. È questo il ragionamento del ministro Speranza ai governatori riuniti nel confronto di ieri. Anche se tutte le regioni dovessero andare in zona gialla - ha argomentato il responsabile della Salute secondo quanto viene riferito - sarebbe meglio evitare lo spostamento interregionale. Il nuovo dpcm sulle misure anti-Covid confermerà la divisione delle regioni in 3 fasce e introdurrà specifiche restrizioni per il Natale, secondo fonti di Governo. Oggi attese nuove valutazioni, dopo il confronto con Cts e Iss. «Mi aspetto un rt che scenda all'1 e che regioni rosse passino ad arancioni o gialle», spiega il premier Conte. Lombardia e Toscana potrebbero essere tra queste. Risale però il rapporto tra positività e tamponi in Italia, al 12,5%. «A Natale resterà sicuramente il coprifuoco delle ore 22», ha confermato Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, intervenendo a Radio anch’io su Rai Radiouno. Sul fronte scuola poi ha ribadito che «è la priorità delle priorità, proprio per questo - ha spiegato Zampa - non si possono fare aperture simboliche ma bisogna essere preparati. Non sono tanto i contagi in classe, ma tutto quello che si muove intorno alla scuola. Serve un piano di sicurezza. Si deve studiare poi un piano per far recuperare ai ragazzi quello che hanno perso fino ad ora, quindi prolungamento della scuola con vacanze più brevi». La sottosegretaria alla Salute ha infine ribadito la linea del governo sullo sci e sull’ipotesi che gli italiani vadano a sciare in Austria o in Svizzera. «Gli italiani - ha concluso - devono pensare che se vanno in zone che noi consideriamo rischio, devono fare quarantena e tampone. Io credo che sia giusto dire che noi non possiamo andare a sciare». «La forte raccomandazione è di non rischiare in questo momento per una riapertura che è esclusivamente simbolica. Con i simboli non si controlla un’epidemia», ha detto Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Oms, ad Agorà su Rai 3, a proposito della riapertura delle scuole superiori. «La raccomandazione nostra - ha ricordato - è sempre stata di ricorrere alla chiusura delle scuole come ultima spiaggia, nel momento in cui non si riesce più ad arrestare l’ondata epidemica. Quindi - ha osservato - siamo in una fase in cui, pur ammettendo il rischio della trasmissione all’interno delle scuole, ma soprattutto all’esterno, io sono convintissimo che le scuole primarie debbano rimanere aperte e bisogna ricorre alle chiusure come ultima spiaggia».