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Attentato a Mosca: ucciso il generale russo Kirillov
Era a capo delle Forze per la difesa nucleare, biologica e chimica della Russia dal 2017 il generale Igor Kirillov, 54 anni, ucciso stamani da un'esplosione nella zona sudorientale di Mosca, a circa sei chilometri dal Cremlino. I media russi raccontano di un passato alla Scuola per la difesa chimica. Mentre The Kyiv Independent e altri media internazionali citano fonti dei servizi di sicurezza ucraini, lo Sbu, che confermano che Kirillov è stato ucciso in un'operazione dell'agenzia.
Stando alla fonte del giornale ucraino, esplosivo nascosto in un motorino è stato fatto saltare quando il generale - considerato un «criminale di guerra» - e il suo assistente - Ilya P, secondo i media russi - si sono avvicinati all'ingresso di un'abitazione. È, sottolineano diversi osservatori, l'ufficiale con l'incarico più importante ucciso in Russia dall'inizio dell'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina, avviata il 24 febbraio del 2022.
Ieri, secondo The Kyiv Independent, Kirillov era stato incriminato per l'impiego di armi chimiche in Ucraina. Secondo lo Sbu, da quel giorno le armi chimiche sono state impiegate in più di 4.800 occasioni. Tutte accuse sempre negate da Mosca.
Chi era il generale Igor Kirillov
Il generale era da ottobre sotto sanzioni nel Regno Unito per il suo ruolo nel conflitto in Ucraina, accusato di essere responsabile per aver «contribuito a dispiegare armi barbariche». Stando ai media russi, è stato ucciso da un ordigno azionato a distanza, imbottito con l'equivalente di circa 300 grammi di Tnt, nascosto in uno scooter lungo la Ryazansky Avenue. Un fatto «senza precedenti a Mosca», ha scritto il giornale russo Kommersant, secondo cui Kirillov «non era» comunque «la figura più importante nell'operazione speciale» in Ucraina.
Lo scorso anno, ricorda il Financial Times, il generale era arrivato a sostenere che l'Ucraina avesse piani per lanciare droni 'speciali', progettati dagli Usa, con «insetti infetti» che avrebbero portato la malaria tra le forze russe e aveva anche guidato l'impegno russo per screditare le accuse sull'uso di armi chimiche da parte di Bashar al-Assad in Siria.
Le autorità russe hanno classificato l'omicidio del capo delle truppe di protezione dalle radiazioni, dagli agenti chimici e biologici delle Forze armate della Federazione Russa, Igor Kirillov, come un «atto terroristico». Lo ha riferito il Comitato investigativo della Federazione. «Il dipartimento investigativo principale del Comitato investigativo della Russia per la città di Mosca sta indagando su un procedimento penale riguardante la morte di due militari nella capitale per i reati previsti dagli articoli 105, 205 e 222 del Codice penale (omicidio, atto terroristico, traffico illegale di armi, munizioni)», si legge in una nota del Comitato investigativo.
Il capo del Comitato investigativo, Aleksander Bastrykin, soprintende le indagini. Un'esplosione vicino a uno degli edifici residenziali sul Ryazansky Prospekt a Mosca ha ucciso Kirillov e il suo assistente. La portavoce del Comitato investigativo, Svetlana Petrenko, ha dichiarato che ignoti hanno fatto esplodere un ordigno collocato in uno scooter che si trovava accanto all'ingresso di un edificio residenziale. Attualmente, una squadra investigativa sta lavorando sul luogo dell'incidente per stabilire tutte le circostanze del crimine commesso. Intanto, i Servizi di sicurezza ucraini (Sbu) hanno rivendicato l'assassinio di Kirillov, secondo quanto riferito ai media internazionali da una fonte interna.
Il generale russo Igor Kirillov, ucciso in un attentato a Mosca col suo assistente, «era un criminale di guerra e un obiettivo completamente legittimo, poiché diede ordine di usare armi chimiche proibite contro l'esercito ucraino. Una fine così ingloriosa attende tutti coloro che uccidono degli ucraini. La punizione per i crimini di guerra è inevitabile». Lo ha detto una fonte interna al Servizio di sicurezza dell'Ucraina (Sbu), che ha rivendicato l'omicidio. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev ha definito l'attacco terroristico a Mosca, in cui è morto il generale russo Igor Kirillov, «l'agonia del regime di Bandera».