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Putin
«Putin non è la Russia. Putin è un nemico del mio paese. Per la Russia l’unico modo di uscire dall’isolamento sarà rimuovere Putin dal potere. Ecco perché è interesse anche nostro che Putin perda questa guerra». Lo ha detto Garry Kasparov, ex campione mondiale di scacchi e dissidente russo, intervistato nella puntata «Diamo voce alla pace» - lo speciale di PresaDiretta dedicato alla guerra in onda stasera alle 21.20 su Rai3. «Noi russi vogliamo vivere in pace, ma con Vladimir Putin è impossibile» ma «la guerra sta andando nella direzione sbagliata per lui», aggiunge. «Sta perdendo e un dittatore non può permettersi di perdere. Le dittature si reggono sulla personalità del capo che deve provare, ancora ed ancora, di essere invincibile». «Putin è un giocatore d’azzardo» dice il campione. «Lui non gioca a scacchi ma a poker. Ha delle carte deboli ma può bleffare mostrandosi aggressivo. E ha sempre funzionato finora e il resto del mondo ha sempre passato la mano. Ma c’è sempre un momento nella storia in cui i dittatori fanno il passo più lungo della gamba», aggiunge. E in merito alle sanzioni agli oligarchi «fintanto che non vedono minacciato il loro benessere, se ne fregano. Ecco perché le sanzioni contro queste persone sono fondamentali, perché bisogna costringerli a scegliere tra Putin e le loro fortune».