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Valutare l’estensione delle prescrizioni sul rinvio dei processi - finora disposte dal decreto legge sull’emergenza coronavirus solo per le zone rosse - agli uffici giudiziari «ove si manifesti un rischio di contagio accertato dall’autorità sanitaria». Lo chiede il Csm al Guardasigilli Alfonso Bonafede con una delibera urgente approvata all’unanimità oggi dal plenum contenente linee guida alla luce dell’emergenza sanitaria. «Si ritiene necessario - si legge nel documento, messo a punto dalla Sesta e dalla Settima Commissione di Palazzo dei Marescialli - chiedere al ministro della Giustizia di voler valutare, in relazione all’emergenza sanitaria nazionale, l’adozione di misure specifiche per gli uffici giudiziari ove si manifesti un rischio di contagio accertato dall’autorità sanitaria, eventualmente anche estendendo, per il periodo ritenuto necessario, le prescrizioni previste nel dl n. 9 del2.3.2020, ovvero la disciplina delle attività giudiziarie nel periodo feriale nonchè le disposizioni sulla sospensione dei termini delle attività processuali». Inoltre, l’organo diautogoverno delle toghe chiede al Guardasigilli di «voler valutare la modifica delle norme processuali necessaria a garantire la piena utilizzazione in tutti i procedimenti civili e penali delle modalità di svolgimento delle attività giurisdizionali svolte da remoto». Nella delibera, si propone al ministro anche di valutare l’istituzione tempestiva di un «tavolo tecnico congiunto» con il Csm, per un «monitoraggio dell’evoluzione delle condizioni di emergenza sanitaria negli uffici giudiziari», con l’obiettivo di proporre al Guardasigilli «l’adozione degli interventi normativi di urgenza, anche di legislazione primaria, che dovessero rivelarsi opportuni o indispensabili, secondo le circostanze».