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La municipalita' di Pechino sottoporra' al test dell'acido nucleico 200mila residenti di 7.120 comunita' residenziali dopo lo scoppio di un focolaio di Covid-19 al mercato Xinfadi, il principale mercato all'ingrosso della capitale cinese, che conta 79 contagi nella capitale cinese da giovedi' scorso. Lo ha dichiarato un funzionario locale, Xu Ying, aggiungendo che nel lavoro di controllo e prevenzione dell'epidemia vengono impiegati circa centomila assistenti sociali, e che le duecentomila persone identificate, che hanno visitato il mercato dal 30 maggio a oggi, si trovano gia' in quarantena a casa. Finora sono stati sottoposti al test circa 90mila persone e altri ottomila operatori del mercato, che si trovano anch'essi in regime di quarantena. "Gli sforzi di contenimento dell'epidemia sono rapidamente entrati nella modalita' da tempo di guerra", ha aggiunto Xu, ricorrendo a un'espressione molto utilizzata dai funzionari cinesi negli ultimi giorni, dopo che si e' verificato a Pechino il primo contagio da Covid-19 in quasi due mesi. In tutti i complessi residenziali di Pechino, ha concluso il funzionario, sono state innalzate le misure per il contenimento dell'epidemia, con personale di guardia 24 ore al giorno e il controllo della temperatura per chiunque entri.