Nasce il caso della manifestazione dei no-mask prevista per sabato prossimo a Roma. Il Viminale parla esplicitamente di “tolleranza zero” nei confronti di chi non rispetta le regole. «Tutte le manifestazioni pubbliche devono svolgersi soltanto in forma statica e solo a condizione che vengano rispettate tutte le regole previste dalla normativa anti Covid, vale a dire garantendo il distanziamento sociale e l'uso della mascherina. In caso contrario, le forze dell'ordine dovranno scioglierle», scrive il capo della Polizia Franco Gabrielli in una circolare inviata a tutti i prefetti e i questori nella quale viene indicata la linea da tenere nei confronti di tutti gli appuntamenti previsti, a partire dalla manifestazione dei negazionisti in programma domani a Roma. In sostanza, le manifestazioni saranno autorizzate solo se gli organizzatori garantiranno il rispetto della normativa anti covid. E nel caso in cui diano le garanzie e poi durante le manifestazioni violino le norme, sarà inevitabile un intervento delle forze dell'ordine per impedire le violazioni e per sciogliere la manifestazione.
Contagi ancora in crescita in Italia
Sono i 5.372 nuovi casi di oggi (erano 4.458). Un dato molto preoccupante che sembra portare il nostro paese ad allinearsi con i casi di Francia e Spagna. In crescita anche i decessi, 28 di ieri contro i 22 di ieri l’altro. Mentre i ricoveri salgono a 161 in più in regime ordinario (4.086 totali) e 29 in più in terapia intensiva (sono 387 in tutto). I dati più preoccupanti arrivano dalla Lombardia dove i nuovi contagi giornalieri individuati sono saliti di 983, con un balzo che porta la regione a sopravanzare la Campania che ne registra 769. In Veneto sono 595 i positivi nelle ultime 24 ore mentre sono 483 in Toscana. Per quanto riguarda il resto d’Europa, dopo Francia e Spagna, i contagi e le preoccupazioni crescono anche in Germania: «I contagi da coronavirus in Germania potrebbero finire fuori controllo se le regioni nelle quali si contano il maggior numero di casi non adotteranno misure più stringenti per contenere la diffusione del Covid», ammette Angela Merkel. La quale ha poi paventato l’ipotesi di mobilitare l’esercito: «Esperti delle forze armate e del Robert Koch Institute saranno inviati sul posto nel caso in cui le infezioni dovessero superare la cifra di 35 ogni 100mila in un periodo di sette giorni», ha infatti avvisato la cancelliera tedesca.