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La tragedia di domenica scorsa spinge le nazioni di mezzo mondo a chiudere il proprio spazio aereo al Boing 737 Max, ultimo modello della casa statunitense finito sotto accusa per il suo sistema automatico antistallo.
Anche in Italia, dalle 21 di ieri, visto il perdurare della mancanza di informazioni certe in merito alla dinamica dell'incidente avvenuto domenica e del precedente incidente di ottobre in Indonesia, l'Enac - per motivi precauzionali - ha disposto la chiusura dello spazio aereo italiano a tutti i voli commerciali operati con aeromobili di questo tipo fino a nuove comunicazioni.
Il nostro Paese si aggiunge alla Gran Bretagna - dove l'Authority che vigila sull'Aviazione civile britannica ha vietato a questo tipo di velivoli di «arrivare, partire o sorvolare lo spazio aereo del Regno Unito» - alla Germania, secondo quanto rende noto un portavoce del ministero dei Trasporti, ad Austria e alla Francia dove, con una nota della Direzione generale dell'aviazione civile (Dgac), si specifica che le compagnie aeree transalpine non dispongono dell'apparecchio in questione: «Tenendo conto delle circostanze dell'incidente in Etiopia, le autorità francesi hanno preso la decisione, a titolo precauzionale, di proibire ogni volo commerciale con un Boeing 737 Max che arrivi, parta o sorvoli il territorio francese».
Intanto, anche in Etiopia, la compagnia Ethiopian Airlines ha annunciato la decisione di fermare la sua flotta di 737 Max 8 per «precauzione supplementare». In Indonesia, il semaforo rosso è scattato per la decisione del ministero dei Trasporti. Ad ottobre 2018, un Boeing 737 Max 8 della Lion Air è precipitato poco dopo il decollo, provocando la morte di 189 persone. Anche la Cina ha ordinato il blocco di tutti i velivoli: si tratta di 96 aerei, secondo i dati diffusi dall'authority per l'aviazione civile. In Australia, la Civil Aviation Safety Authority (Casa) ha disposto una sospensione temporanea delle attività che coinvolgono il modello, che non può decollare o atterrare nel Paese. In Vietnam, bloccate le autorizzazioni per l'utilizzo del velivolo «fino a quando le cause degli incidenti non saranno chiare». Stessa musica in Argentina, Messico e Canada.