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L'alta Corte di Hong Kong ha respinto la richiesta, formulata da un gruppo di parlamentari dell'opposizione, di sospendere la legge contro l'uso delle maschere nei cortei in vigore da venerdì. I trasgressori della legge, attivata ricorrendo a una norma coloniale per la gestione delle emergenze, rispolverata dopo oltre mezzo secolo - rischiano fino a un anno di carcere o una multa di 25 mila dollari di Hong Kong ( circa 29 mila euro).
Ieri gli attivisti pro-democrazia di Hong Kong sono tornati a manifestare, sfidando il primo giorno di divieto di uso delle maschere nei cortei pubblici: diverse migliaia di persone, in gran parte giovani, si sono mobilitate indossando maschere di vari tipo grazie al tam tam online, tra sit-in e catene umane in una ventina di posti della città spettrale dopo la guerriglia notturna senza precedenti.
Gli attivisti hanno protestato anche per il ferimento di un ragazzo di 14 anni ferito con un'arma da fuoco. L'intera rete della metropolitana e le ferrovie dell'ex colonia britannica sono state bloccate e numerosi negozi sono rimasti chiusi.