PHOTO
Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu gestures during a press conference at the Government Press office in Jerusalem, Wednesday, Sept. 4, 2024. (Abir Sultan/Pool via AP)
Anni prima del 7 ottobre 2023, i leader di Hamas avevano pianificato un'ondata di attacchi terroristici molto più letali contro Israele, che avrebbero incluso il crollo di un grattacielo di Tel Aviv in stile 11 settembre, mentre facevano pressione sull'Iran per ricevere supporto nella loro realizzazione. È quanto emerso da documenti documenti sequestrati dalle forze israeliane a Gaza, come riporta il Washington Post.
Stando a quanto riferito, i documenti e i registri elettronici che i funzionari israeliani affermano siano stati recuperati dai centri di comando di Hamas, mostrano una pianificazione avanzata per attacchi con treni, barche e persino carri trainati da cavalli, sebbene diversi piani fossero mal formulati e altamente impraticabili, hanno affermato gli esperti di terrorismo.
I piani prevedono di coinvolgere gruppi militanti alleati per un assalto combinato contro Israele da nord, sud ed est. Le 59 pagine di lettere e documenti di pianificazione in arabo ottenute dal Washington Post rappresentano una frazione delle migliaia di documenti che le Forze di difesa israeliane affermano di aver sequestrato da quando è iniziata l'invasione terrestre di Gaza da parte di Israele il 27 ottobre.
La testata chiarisce che la decisione di renderli noti arriva in un momento in cui i leader israeliani stanno valutando una possibile rappresaglia in risposta agli oltre 180 missili balistici scagliati dall'Iran contro Israele per vendicare l'uccisione del leader di Hezbollah Hasan Nasrallah del 27 settembre.
Un funzionario della sicurezza israeliana che ha commentato al Washington Post, in condizione di anonimato, la documentazione ritrovata (considerata "sensibile") ha evidenziato come "Hamas è così determinato a cancellare Israele e il popolo ebraico dalla carta geografica che è riuscito a trascinare l'Iran in un conflitto diretto, in condizioni alle quali l'Iran non era preparato".