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Persone stese in strada durante una protesta contro il governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e chiedendo il rilascio degli ostaggi tenuti nella Striscia di Gaza dal gruppo militante di Hamas
Ghazi Hamad, membro dell'ufficio politico di Hamas, ha dichiarato che il movimento islamista palestinese «non lascerà» la Striscia di Gaza e non sarà rimosso «dall'equazione politica palestinese». Ieri sera, in un'intervista all'emittente televisiva egiziana «Mbc Masr», Hamad - anche membro della delegazione negoziale del gruppo islamista - ha affermato che «Hamas non lascerà Gaza, ma l'occupazione (Israele) sì».
La proposta di tregua lanciata il 31 maggio dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, «include gran parte di ciò che il movimento aveva originariamente proposto», ha detto Hamad. Il membro dell'ufficio politico di Hamas ha inoltre invitato l'Autorità nazionale palestinese (Anp, con sede a Ramallah) del presidente Mahmoud Abbas a dimettersi «perché non c'è autorità sotto l'occupazione». Hamad ha anche sottolineato che il gruppo islamista non vuole necessariamente rimanere al potere a Gaza e «sta cercando un governo di consenso nazionale». Tuttavia, Hamad ha accusato Abbas di non aver affrontato positivamente la questione, nonostante il movimento gli abbia presentato l'idea in varie formule.