Guerra in Ucraina, l'esercito libera Poltavka e Malynivka dopo l'invasione russa
La riconquista di alcune località dell'Ucraina sarebbe frutto di un contrattacco scattato nella giornata di venerdì. Intanto Biden attacca ancora Putin. Ma la replica di Mosca non si fa attendere
«Hanno liberato» Poltavka e Malynivka, due località nella regione di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sudorientale, dove ci sono stati "violenti combattimenti", scrive The Kyiv Independent a più di quattro settimane dall'inizio del conflitto dopo l'invasione russa del Paese. Un contrattacco ucraino scattato venerdì a est della città di Kharkiv ha portato alla riconquista di diverse località, riporta la Cnn che cita fonti governative locali e che precisa di aver verificato un video che mostra truppe ucraine che hanno il controllo di Vilkhivka, a circa 32 chilometri dal confine russo nel nordest dell'Ucraina. Secondo Oleg Synegubov, governatore di Kharkiv, varie aree intorno a Malaya Rogan sono state riprese dalle forze ucraine. Si tratta di zone che si trovano a circa 20 chilometri da Kharkiv.
Guerra in Ucraina, Biden attacca Putin
«Questa non è una battaglia che si vincerà nel giro di pochi giorni o mesi, dobbiamo prepararci al fatto che durerà a lungo». Vladimir Putin è un «tiranno» che «non può rimanere al potere». Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, si è espresso così sulla guerra tra Russia e Ucraina in un discorso tenuto a Varsavia. «Non pensate nemmeno di entrare nel territorio Nato», ha detto quindi Biden nei suoi messaggi diretti a Vladimir Putin e alle forze armate della Russia. «Le forze Usa che sono in Europa non sono qui per combattere contro i soldati russi. Sono qui per difendere gli alleati», ha detto il presidente americano, puntando direttamente il dito contro Putin, definito «un dittatore che vuole ricostruire un impero» e «un tiranno» che «non può rimanere al potere».
Mosca replica al presidente degli Stati Uniti
Immediata la risposta dal Cremlino: il presidente della Russia non può «essere deciso dal signor Biden», le parole del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «E' solo una scelta del popolo della Federazione Russia», aggiunge Peskov, citato dalla Cnn.