L’esercito russo sta preparando un’operazione di sbarco in Ucraina. Lo riferisce nell’ultimo bollettino lo Stato maggiore ucraino, sottolineando che le informazioni «sono attualmente in fase di chiarimento». Lo riferisce l’agenzia ucraina Unian. Intanto, secondo quanto afferma l'intelligence britannica, i russi continuano a ridispiegare equipaggiamento di sostegno e combattimento dalla Bielorussia verso l’Ucraina orientale, tra cui le zone vicine a Kharkiv e Severdonetsk. L’obiettivo finale di Mosca rimane lo stesso: costringere l’Ucraina ad abbandonare il suo orientamento euro-atlantico e a riaffermare il suo predominio regionale». Secondo la valutazione della Difesa di Londra, inoltre, la Russia continua a colpire con l’artiglieria le postazioni ucraine nell’Est del Paese dove è programmata la prossima offensiva.
Guerra in Ucraina, la situazione a Mariupol
Ai combattenti ucraini e ai «mercenari stranieri» ancora presenti a Mariupol, è ordinato di cessare le ostilità e deporre le armi. «A tutti coloro che depongono le armi è garantita la vita», è l’ultimatum lanciato dal generale russo Mikhail Mizintsev. I combattenti ucraini rimasti in città si sarebbero asserragliati all’interno delle acciaierie Azovstal. Mizintsev fornisce anche i dettagli di come dovrà funzionare la resa ucraina: la parte russa isserà le bandiere rosse, gli ucraini quelle bianche «tutto intorno al perimetro dell’Azovstal» in segno di rispetto del cessate il fuoco. Poi, tutte le unità ucraine saranno autorizzate a ritirarsi dall’area «senza armi o munizioni». Mizintsev ha anche invitato tutte le forze ucraine a deporre le armi, avvertendole di non «sfidare il destino, ma di prendere l’unica decisione giusta: cessare le ostilità e deporre le armi ora». Il maggiore generale ha promesso il rispetto di «tutte le norme della Convenzione di Ginevra per il trattamento dei prigionieri di guerra».