Dopo l'ordine di evacuazione di Israele, Khan Younis è stata questa mattina presa di mira da diversi attacchi. Otto persone sono morte e più di trenta sono rimaste ferite e portate all'ospedale Nasser, hanno riferito gli operatori sanitari della Mezzaluna Rossa palestinese e una fonte medica all'interno dell'istituzione sanitaria.

Un giornalista dell'AFP e testimoni hanno riferito di una moltitudine di attacchi israeliani sia nell'area a Sud di Gaza che a Rafah. Immagini della Afp intanto mostrano le famiglie sfollate in fuga tra le rovine di Khan Younis, a piedi o ammassate su roulotte. Dopo aver lanciato un'offensiva di terra il 27 ottobre nel nord della Striscia di Gaza, l'esercito israeliano si è gradualmente spostato verso sud, ordinando l'evacuazione delle aree prese di mira.

Il 7 maggio ha lanciato un'operazione di terra a Rafah, presentata allora come la fase finale della guerra contro il movimento islamico Hamas, spingendo un milione di palestinesi alla fuga, secondo le Nazioni Unite. Ma nelle ultime settimane, i combattimenti sono tornati ad intensificarsi in diverse regioni che l'esercito affermava di controllare, in particolare nel nord, mentre l'offensiva continua a Rafah. Nel nord, i soldati israeliani hanno continuato ieri le operazioni avviate il 27 giugno a Shujaiya, un quartiere a est di Gaza City. Secondo l'Idf, «una ventina di terroristi sono stati eliminati lì con decine di attacchi aerei» e «molti sono stati uccisi durante i combattimenti».

Secondo le Nazioni Unite, negli ultimi giorni tra le 60.000 e le 80.000 persone sono fuggite dall'est e dal nord-est di Gaza City. «Le nostre forze stanno operando a Rafah, Shujaiya, in tutta Gaza», ha detto domenica Netanyahu. «E' una lotta difficile che stiamo conducendo sul terreno, a volte corpo a corpo, e anche clandestinamente», ha aggiunto, riferendosi ai tunnel scavati da Hamas da quando il movimento islamico ha preso il potere a Gaza nel 2007.