Ancora un calo nelle terapie intensive e dei ricoverati con sintomi: per la prima volta il numero di persone intubate scende sotto i 2mila. Un dato positivo, che dimostra il decremento dei casi più gravi. Ad oggi le persone attualmente positive, 105.813, con un calo, rispetto a ieri, di 290 pazienti e un totale di 199.414 contagi dall'inizio dell'epidemia. I nuovi tamponi positivi sono stati oggi 1.739, mentre sono 1.696 in più le persone dimesse e guarite rispetto a ieri, per un totale di 66.624 casi. Di questi, 1.956 sono in terapia intensiva, ovvero 53 in meno rispetto a ieri, mentre sono 20.353 i ricoverati con sintomi, con una diminuzione di 1.019 pazienti rispetto a 24 ore prima. A casa la maggior parte dei positivi, in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi: 83.504, il 79% del totale dei positivi. Sono 333, invece, le persone decedute nell'ultimo giorno, dato in leggera crescita rispetto a ieri, quando i morti sono stati 260. Ma i livelli sono molto più bassi rispetto alle ultime settimane, quando i morti si aggiravano attorno ai mille al giorno, tornando ai livelli di metà marzo. La maggior parte dei tamponi risultati positivi oggi, la maggior parte sono in Lombardia, che conta 590nuovi positivi (il 33,9% dei nuovi contagi). Incremento importante anche in Piemonte (278 casi) ed Emilia (212).   https://www.youtube.com/watch?v=NNRsbpp0VZY   «È un trend di progressivo decremento dei morti e delle infezioni», ha sottolineato Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità. «Si va verso una riduzione e anche i relativi valori di R0 (R con zero) mostrano come andiamo verso un decremento». Il virus, però, continua a circolare. «Il numero dei morti - ha aggiunto Brusaferro - è un trascinamento delle infezioni di settimane fa». Ma è un dato che conferma la bontà delle misure restrittive, ha aggiunto.