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Comunità ebraica nel mirino a Halle,, la maggiore città della Sassonia- Anhalt in Germania, nel giorno della solenne festa dello Yom Kippur, Giorno dell'espiazione, uno dei più sacri per la religione ebraica. Almeno due le vittime del neonazi Stephan Balliet e entrato in azione davanti a una sinagoga di Humboldstrasse, e una seconda sparatoria sarebbe avvenuta poco dopo a Landsberg, a 15 chilometri di distanza da Halle.
Colpito però anche un negozio di Doner Kebab situato a 500 metri di distanza dal tempio. Due persone sono rimaste ferite gravemente. Una persona è stata fermata mentre almeno altre due sono fuggite a piedi e a bordo di un taxi che avrebbero sequestrato dopo aver ferito l’autista e sua moglie, portati via in eliambulanza. La polizia di Halle ieri ha esortato la «popolazione a rimanere nelle proprie abitazioni». La stazione ferroviaria di Halle è rimasta chiusa «per motivi di sicurezza».
L'autore dell’attacco era vestito in mimetica e indossava elmetto e maschera. Al momento della sparatoria la sinagoga della città sassone era affollata, con 70- 80 persone che stavano celebrano i riti di conclusione dello Yom Kippur. Nell'attentato davanti alla sinagoga sono state usate armi automatiche, sia corte ( pistole) che lunghe. Durante l'attacco è stata lanciata anche una granata contro il vicino cimitero ebraico.
È stato il servizio di sicurezza della sinagoga a impedire l'ingresso di uno o più autori della sparatoria, ha detto Max Privorotzki, leader della comunità ebraica della città. Inoltre sarebbe stato preso di mira anche un adiacente negozio di kebab, dove si registrerebbe una delle vittime.
La televisione tedesca N- tv cita in proposito un testimone: «Un uomo è entrato nel locale, aveva il volto coperto e un fucile d'assalto, ha lanciato qualcosa come una bomba a mano, che non è esplosa, ed ha aperto il fuoco con un fucile automatico, l'uomo dietro a me deve essere rimasto ucciso, io mi sono nascosto nel bagno», ha raccontato l’uomo. La seconda vittima sarebbe un passante, una donna uccisa a circa 30 metri dall’ingresso della sinagoga. Un sito tedesco ha pubblicato un’immagine di uno degli attentatori, vestito completamente di scuro, con un’uniforme che pare effettivamente da combattimento mentre imbraccia un fucile mitragliatore.
Il ministro degli interni tedesco Horst Seehofer ha detto di non avere al momento elementi per qualificare il movente dell’accaduto ma le indagini sono state affidate alla procura antiterrorismo di Halle. L'attacco «non è stato ancora rivendicato da alcun gruppo», ha affermato Rita Katz, direttrice di Site, sito di monitoraggio dell'estremismo sul web, «ma da quasi subito le comunità online di estrema destra l'hanno già fatto proprio e chiamano l'ignoto sparatore «santo» come fecero per l’uomo che attaccò la moschea in Nuova Zelanda».