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"Chi insulta e minaccia di morte chi è dalla parte dei vaccini deve essere perseguito dalla legge e punito duramente". Il virologo-sceriffo ancora ci mancava, un deficit cui ha rimediato il virologo genovese Matteo Bassetti. Del resto prima o poi doveva accadere: dopo mesi di esposizioni mediatiche, di vere e proprie beatificazioni, quasi fossero novelli san Rocco chiamati a debellare "lo male della peste", i virologi, o almeno una manciata di loro, son cascati con tutte le scarpe nel pentolone diabolica dei media e hanno iniziato a strabordare, a straparlare. Sentite che dice Bassetti, sentite qui: "Ci vogliono condanne esemplari per far capire che non si scherza su questo tema. Chi compie atti intimidatori e violenti deve essere considerato un terrorista. La politica deve prendere una posizione chiara e netta contro i no-vax. Occorre non sottovalutare il fenomeno. Sarebbe un grave errore." A noi, però, piace ricorda un altro Bassetti. Quello che, non più tardi di qualche mese fa, intorno a settembre, giurava che non c'era da preoccuparsi, che la seconda ondata non sarebbe mai arrivata. E ci piace ricordare anche il Bassetti che partecipava alle iniziative con Salvini e Sgarbi, i quali contestavano apertamente, e davanti ai suoi occhi, l'uso della mascherina. Ne è passata di acqua sotto i ponti e chissà quanti anni di galere si sarebbe dato il giudice Bassetti...