Sono aperte le urne in Francia dove oggi e in programma il primo turno delle elezioni per il rinnovo del Parlamento. Sono 49 milioni i cittadini francesi chiamati a scegliere i deputati che daranno vita alla nuova Assemblea, dopo che il Presidente Emmanuel Macron ne ha deciso lo scioglimento subito dopo le elezioni Europee del 9 giugno scorso. Favorita è l’estrema destra del Rassemblement National. Le urne resteranno aperte dalle 8 alle 18, e fino alle 20 nei centri maggiori. Il secondo turno è in programma il 7 luglio, solo allora si saprà con certezza l’esito della tornata elettorale, ma già in serata si delineerà la situazione e per domani il capo dell’Eliseo ha fissato una riunione di governo.

Gli elettori potrebbero premiare il partito anti-immigrati ed euroscettico di Marine Le Pen, permettendole di salire al potere per una storica prima volta. La maggior parte dei sondaggi mostrano che il Rassemblement national è sulla buona strada per ottenere la maggioranza nell’Assemblea Nazionale. Si prevede un’elevata affluenza alle urne e i sondaggi d’opinione finali danno al Rn tra il 35% e il 37% dei voti, contro il 27,5-29% per l’alleanza di sinistra del Nuovo Fronte Popolare e il 20-21% per il campo centrista del presidente Emmanuel Macron. Se l’estrema destra dovesse ottenere la maggioranza assoluta, il leader del partito Jordan Bardella potrebbe diventare primo ministro in una tesa “coabitazione” con Macron, dato che il Presidente ha ribadito più volte che resterà in carica per il resto del suo secondo mandato fino al 2027, indipendentemente da quale partito vincerà. I candidati hanno concluso le loro frenetiche campagne elettorali durate tre settimane a mezzanotte di venerdì, e l’attività politica è vietata fino alla fine del primo turno stasera.

I partiti di sinistra hanno messo da parte i loro litigi per formare il Nuovo Fronte Popolare, un riferimento all'alleanza fondata nel 1936 per combattere il fascismo. Il sostegno per l'estrema destra è aumentato, con gli analisti che affermano che gli anni di sforzi di Le Pen per ripulire l'immagine di un partito co-fondato da un ex membro delle Waffen SS hanno dato i loro frutti. La strada verso la vittoria potrebbe essere bloccata se la sinistra e il centrodestra unissero le forze contro il Rassemblement national al secondo turno. Se l'estrema destra dovesse ottenere la maggioranza assoluta, Jordan Bardella potrebbe diventare primo ministro in una tesa "coabitazione" con Macron, dato che il Presidente ha ribadito più volte che resterà in carica per il resto del suo secondo mandato fino al 2027, indipendentemente da quale partito vincerà.

I primi a votare sono stati ieri i residenti del piccolo arcipelago di Saint Pierre e Miquelon, situato al largo delle coste del Canada, seguiti dagli elettori delle isole francesi dei Caraibi e del territorio sudamericano della Guyana francese, nei territori del Pacifico e nell’Oceano Indiano.

La decisione di Macron di indire elezioni anticipate dopo la vittoria della Rn alle elezioni del Parlamento europeo ha suscitato incertezza nella seconda economia più grande d'Europa. A giugno la Borsa di Parigi ha subito il più grande calo mensile degli ultimi due anni, cedendo il 6,4%. In un editoriale, il quotidiano Le Monde ha chiamato alla mobilitazione contro l'estrema destra. Macron sperava di cogliere di sorpresa gli oppositori politici presentando agli elettori una scelta cruciale sul futuro della Francia, ma gli osservatori sostengono che potrebbe aver perso la scommessa. Molti hanno sottolineato un picco nell'incitamento all'odio, nell'intolleranza e nel razzismo durante la campagna. Intervenendo a Bruxelles giovedì scorso, Macron ha deplorato "il razzismo o l'antisemitismo".