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È possibile utilizzare la registrazione di un colloquio di cui si ignora l’autore? Il tema è dirimente per il prosieguo dell’indagine “Moscopoli”. Ieri mattina, davanti al Tribunale del riesame di Milano, composto dai giudici Luisa Savoia, Monica Amicone e Roberto Peroni Ranchet, si è svolta l’udienza per chiedere l’annullamento del sequestro dei cellulari di Gianluca Savoini, il presidente dell'associazione leghista “Lombardia-Russia”, presente agli incontri all'hotel Metropol di Mosca al centro dell'inchiesta sui presunti fondi russi alla Lega.
I pm milanesi sono giunti a lui dopo aver ascoltato i file audio, rivelati dal sito BuzzFeed e dall'Espresso, dell’ incontro avvenuto lo scorso 18 ottobre nel lussuoso albergo della capitale russa. Per l’avvocato Lara Pellegrini, difensore di Savoini, le registrazioni sarebbero inutilizzabili in quanto sono ignoti gli autori. Di conseguenza, essendo “giuridicamente inesistente “la registrazione verrebbe a mancare il presupposto per il decreto di sequestro. Un sequestro invece ' legittimo', perché finalizzato alla ricerca di prove nell'inchiesta per corruzione internazionale, secondo i pm Gaetano Ruta e Sergio Spataro, titolari del fascicolo.
Dall’analisi dei cellulari sequestrati a Savoini e dall'esame dei tabulati telefonici non risulterebbero comunque contatti, né via chat né via mail o telefonici, fra Savoini e il leader del Carroccio Matteo Salvini. Sarebbero emersi invece contatti preparatori all'incontro dell'hotel Metropol, almeno dall'estate dello scorso anno, fra Savoini, i due faccendieri italiani, Gianluca Meranda e Francesco Vannucci, e persone legate agli interlocutori russi al tavolo.
Il file audio era stato consegnato alla Procura di Milano lo scorso 28 giugno da Stefano Vergine, uno dei due autori dell'inchiesta giornalistica dell'Espresso. Inchiesta, pubblicata la prima volta sul settimanale a marzo, che era rimasta sotto traccia fino alla nuova pubblicazione sul sito americano a BuzzFeed all’inizio dell’estate.
Dopo quest’ultima pubblicazione, la Procura aveva proceduto con l'iscrizione nel registro degli indagati di Savoini. Gianluca Meranda e Francesco Vannucci sono invece stati iscritti per corruzione internazionale dopo le loro autodenunce. Al Metropol si sarebbe parlato della trattativa sul petrolio, non andata a buon fine, al centro dell'indagine milanese.
Durante l'udienza è emerso che per alcuni problemi tecnici non è stato possibile ancora completare la copia forense di parte del contenuto dei cellulari di Savoini. I pm hanno però depositato una perizia con la traduzione delle parti di conversazione in russo. I partecipanti all'incontro conversano in italiano, in russo e in inglese. Nei prossimi giorni la decisione del riesame.