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Il lancio di una sedia da un balcone dell'ex palazzo Cirio
È stata una giornata difficile quella di ieri per Mondragone, comune del litorale casertano, davanti alla zona rossa istituita dalla Regione Campania e nella quale 49 persone, tra le quali molti bulgari, residenti nei palazzi Ex Cirio ora focolaio di coronavirus, sono risultate positive al Coronaviru. Un gruppo di italiani ha stazionato davanti ai blocchi che delimitano l’area dichiarata zona rossa a presidiare il territorio dopo la fuga di alcuni residenti stranieri, che al quarto giorno di isolamento forzato hanno deciso di uscire per strada, protestando contro la quarantena: senza lavoro, hanno lamentato, non ci sono soldi per il cibo e per i pannolini. Insomma, non ci sono soldi per vivere.
Una decisione che ha mandato su tutte le furie i residenti locali, che hanno deciso di dichiarare guerra ai braccianti, invisibili fino a ieri e ora diventati sgraditi. Rientrati, dopo l'intervento delle forze dell'ordine, nel palazzo di dieci piani che li vede ghettizzati, uomini e donne hanno osservato dai loro balconi l'assembramento di italiani, che hanno strappato targhe di auto bulgare mostrandole come fossero trofei, al grido di "Mondragone siamo noi". La risposta non si è fatta attendere, e uno dei residenti in quarantena ha lanciato prima una sedia, poi un'altra contro i manifestanti che hanno risposto lanciando sassi contro vetture parcheggiate e distruggendo vetri. Alcuni hanno anche provato a sfondare il cordone di forze dell’ordine per entrare in contatto con una persona che inveiva contro di loro. E uno degli oggetti lanciati dai balconi ha colpito alla testa un poliziotto, ricoverato poi con una prognosi di 40 giorni.
Sulla vicenda il leader della Lega, Matteo Salvini ha polemizzato con De Luca: fa solo chiacchiere. Il presidente della Regione ha prontamente replicato: ci siamo mossi subito, controlli sugli stagionali. E con una nota ha fatto sapere: «Ho avuto un colloquio con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese e ho chiesto l’invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell’ordine per garantire il controllo rigoroso del territorio. Il ministro ha annunciato l’arrivo di un contingente dell’Esercito».
Dal bollettino quotidiano sul Covid- 19, da ieri diffuso direttamente dal ministero della Saluteemerge che la curva epidemica in Italia è in crescita, con i nuovi casi che sono schizzati dai 190 di mercoledì ai 296 di ieri. Soprattutto a causa del raddoppio in Lombardia, passata da 88 a 170 casi, e ai numeri più alti della media di Emilia Romagna ( 47 nuovi casi) e Campania ( 17) per via dei focolai a Bologna e Mondragone. Il totale dei casi dall’inizio dell’epidemia sale così a 239.706. I decessi sono aumentati di 34 unità rispetto al giorno precedente ma la regione Marche dopo un ricalcolo ha sottratto 3 decessi precedentemente segnalati, quindi di fatto in 24 ore le vittime sono 37, contro le 30 di mercoledì, per un totale di 34.678. I guariti sono 614 in un giorno, contro i 1.526 del giorno precedente, per un totale di 186.725. Per effetto di questi dati, cala meno del solito il numero degli attualmente positivi, scesi di 352 unità a 18.303. Prosegue, ma rallenta, il calo dei ricoveri: meno 95 in regime ordinario ( 1.515 totali) e meno 4 terapie intensive, scese a 103.