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Mentre Venezia è col fiato sospeso, il fiume Arno ha raggiunto il colmo di piena a Incisa Valdarno (Firenze) intorno alle 11 di questa mattina, con una portata di 1.500 metri cui al secondo. Lo rende noto la protezione civile regionale, confermando le previsioni della stazione di rilevamento Firenze Uffizi intorno, che aveva allertato circa un innalzamento delle acque prossimo o di poco inferiore al secondo livello di criticità (che è di 5,50 metri) comunque al di sopra dei massimi registrati negli ultimi 20 anni. Un rischio che emerge dalle valutazioni degli esperti del Centro funzionale regionale. La vicesindaca Cristina Giachi ha disposto l'attivazione del Centro operativo della protezione civile del Comune di Firenze: «Stiamo seguendo con la massima attenzione - ha spiegato - il transito della piena in concomitanza con gli apporti degli affluenti». A precipitazioni praticamente terminate i livello idrometrici del cosiddetto "reticolo minore" (che comprende Ema, Mugnone e Terzolle) sono comunque in calo. Sulla città di Firenze, nelle ultime ventiquattr'ore, sono caduti, oltre 62,6 millimetri di pioggia secondo quanto registrato (alle 8.45) alla stazione del Cfr di "Firenze Genio". Le raffiche di vento hanno toccato stanotte i 50, 76 km/h. La protezione civile della Città metropolitana «vista la situazione di criticità diffusa», consiglia di «mettersi alla guida solo in caso di effettiva necessità, e comunque di prestare la massima attenzione negli attraversamenti dei corsi d'acqua e nel transito delle zone depresse (sottopassi stradali, zone di bonifica). Evitare di attraversare le aree allagate anche se apparentemente con poca acqua. Si invitano i cittadini a seguire le indicazioni dell'autorità di protezione civile locale (Comune) e tenersi aggiornati tramite i canali informativi istituzionali». Tutti i corsi d'acqua presenti nel territorio del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, nelle province di Firenze e Prato, sono oltre il primo e il secondo livello di guardia. E tutti gli impianti idrovori in funzione, parecchie casse di espansione attivate. Tecnici e operatori consortili sul campo. L'elenco delle situazioni di allerta è lungo, sostanzialmente quasi tutti i bacini idrografici del Medio Valdarno hanno raggiunto e poi superato il primo e poi il secondo livello di guardia nel corso della notte. Il primo a destare preoccupazione è stato il torrente Ema che prima a Strada in Chianti e poi a Grassina ha sforato le soglie di attenzione arrivando a toccare quasi i 3 metri: entrata in funzione la briglia a bocca tarata di Capannuccia e gli argini di difesa della zona industriale di Meleto; sempre nelle prime ore della notte venivano azionate le pompe idrovore dell'impianto che dalla Senice scarica nel Quadrelli a Quarrata nella zona in cui è aperto il cantiere per la costruzione di nuove casse di espansione e di un nuovo impianto di sollevamento e gestione acque più grande e potente. Nel frattempo sono cresciuti oltre il secondo livello di attenzione anche Ombrone a Pontelungo e Marina a Calenzano, mentre le piogge continuavano a cadere tanto da portare poi oltre il secondo livello anche Pesa, Greve, Bisenzio ed Elsa con interessamento delle opere idrauliche di difesa, a partire dapprima dalla cassa Filimortula e cassa Querciola. Nel corso della notte, con la perturbazione che è rimasta stanziale per lunghe ore su tutto il territorio regionale la situazione nel Medio Valdarno è andata complicandosi per tutti i corsi d'acqua e sull'Arno nel quale sono arrivate via via le ondate di piena sia da destra che dalla sinistra idraulica. Alle prime luci della mattina la situazione dei corsi d'acqua e delle opere idrauliche, per la quasi totalità oggetto dell'ultimo passaggio di manutenzione mediante sfalcio della vegetazione da parte del Consorzio solo qualche settimana fa prima dell'inizio del periodo piovoso degli ultimi giorni, era degna di grande attenzione come evidenziato dalla mappa del Centro Funzionale della Regione Toscana con in rosso i luoghi in cui si registrano ondate di piena oltre il secondo livello di allerta. Tutti i principali impianti idrovori del Consorzio (Viaccia, Fosso di Piano, Castelletti e Crucignano) sono al momento in funzione, per la gestione delle cosiddette acque basse, mentre i corsi d'acqua naturali hanno attivato diverse opere di sicurezza per l'alleggerimento delle loro portate di piena come le casse di espansione, aree di laminazione e briglie a bocca tarata; salvo alcuni casi isolati relativi a corsi d'acqua minori non si registrano al momento esondazioni significative dei corsi d'acqua principali. Al momento si segnala interessamento di via Castruccio a Prato da parte del torrente Ficarello e fuoriuscite sul fosso di Rialdoli, affluente del torrente Vingone a Scandicci. Il Consorzio, a lavoro fin dalle prime piogge di ieri e durante tutta la notte, sta continuando e continuerà per tutto il giorno con le proprie squadre di tecnici ed operatori il monitoraggio di livelli, impianti ed opere idrauliche e la ricognizione sul territorio in stretto contatto con gli uffici regionali del Genio Civile e le strutture di protezione civile regionali e locali. «C'è una situazione fortemente critica in tutta la Toscana: fiumi in piena e esondazioni, rischi di alluvione. Non posso partecipare alla assemblea del Pd a Bologna. Ho convocato la riunione della protezione civile regionale per le ore 11. Prendo il treno e torno a Firenze», ha reso noto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, con un post su Facebook. 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Nella notte, invece, in provincia di Pisa sono stati effettuati interventi da parte dei vigili del fuoco che hanno riguardato principalmente il forte vento, con la rimozione di alberi e rami pericolanti. Nella prima mattinata di stamani c'è stata una esondazione del fiume Cecina nella zona del ponte Ginori, che al momento non ha interessato abitazioni. La zona è monitorata dalla squadra del distaccamento di Saline di Volterra. Nelle prime ore di stamani sono iniziate a Pisa le operazioni di montaggio delle paratie sui lungarni effettuate da personale dell'esercito con il supporto di volontari e di una squadra di vigili del fuoco esperto in tecniche speleo alpinistico fluviale. A Siena in via del Costone una struttura ricettiva è stata evacuata (13 persone) per lo smottamento del terreno a monte del fabbricato. Lo rende noto il comando dei vigili del fuoco, mentre a Istia d'Ombrone (Grosseto) le squadra dei pompieri stanno raggiungendo alcune baracche alluvionate per portare in salvo alcuni animali. La pioggia e l'innalzamento degli affluenti dell'Arno sta creando alcuni problemi alla viabilità di Firenze. La prima emergenza in viuzzo dei Sarti, sotto il viadotto dell'Indiano, per l'uscita della Greve. Qui sono al lavoro due squadre di Publiacqua con quattro idrovore. Il sottopasso via di San Bartolo, sempre sotto viadotto dell'Indiano, è completamente impraticabile perché allagato. Sul posto due pattuglie della polizia municipale. Per la chiusura della Strada Aretina, all'altezza del torrente Ellera, chiusura della viabilità lato Firenze all'altezza della rotatoria di largo Cappugi. Dunque è al momento interdetta la percorrenza da Firenze verso Pontassieve sulla Sr67, consentito il solo transito locale fino all'abitato del Girone. A causa delle forti piogge in via Bugiardini 21 a Firenze è crollato un muro di contenimento all'interno di un condominio. Sono rimaste danneggiate 6 autovetture in sosta. Nessuna persona è rimasta ferita. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri del quartiere Oltrarno.