PHOTO
Hai già 17 tornei del Grande Slam vinti dietro di te. Sei nella storia del tennis come uno dei più grandi, forse il più forte di tutti i tempi. Ma se a quasi 36 anni vinci il diciottesimo Slam, contro il tuo avversario di sempre, piangi. Non puoi trattenerti. Perché sei andato oltre te stesso. Perché sei riuscito in un’impresa in cui non credeva nessuno. E perché, come il tuo rivale riconosce alla fine, “lo so che hai dovuto lavorare molto duro, dopo 7 mesi lontano dai campi”. Roger Federer alza la coppa degli Open d’Australia dopo 5 meravigliosi set contro Rafa Nadal: 6-4, 3-6, 6-1, 3-6, 6-3. Il campione svizzero è annunciato sul palco della premiazione come “la leggenda”. E leggendario è anche il suo stile, perché il vincitore si gira verso l’eterno rivale e gli dice “il tennis è uno sport difficile, non c’è il pareggio, ma oggi sarei stato felice di pareggiare”. Poi forse il momento più duro per tutti, non solo per lui: “Vi ringrazio, spero di rivedervi il prossimo anno, se non fosse così… è stato fantastico!”. Lo sport dei sogni, quello che si racconta dopo cinquant’anni ai nipoti. Una finale Federer-Nadal a Melbourne sembrava impossibile, è arrivata anche grazie a una serie di circostanze irripetibili. È arrivata quella finale ed è stata strepitosa, leggendaria davvero. Il momento clou è nel controbreak decisivo di Federer al quinto set, ottenuto con una serie di rovesci perfetti: è il gioco del 3-3, che proietta Roger verso una serie di game vincenti e al 6-3 finale. Il colpo della vittoria è un dritto sulla linea che Nadal chiede di rivedere al replay, perfettamente regolare. La finale di Melbourne sarà ricordata come uno degli eventi che fanno la storia dello sport. Sancisce il giudizio definitivo sulla rivalità con un altro straordinario campione, Rafael Nadal, che pure ha vinto 6 delle 9 precedenti finali di un torneo del Grande Slam, e 23 dei 35 duelli giocati finora. Questa vittoria degli Australian Open non capovolge la statistica ma assegna simbolicamente a Federer il primato nell’interminabile duello. Il tennis, per un giorno, è tornato leggenda.