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Il re Felipe di Spagna e la regina Letizia hanno lasciato Paiporta, il comune maggiormente colpito nella zona alluvionata di Valencia, dopo la dura contestazione dei cittadini. Al loro passaggio, diversi cittadini hanno iniziato a lanciare oggetti e fango, in un'azione che ha colto di sprovvista gli agenti della sicurezza, con cori che recitavano "assassini".
"Il popolo sta morendo e voi arrivate adesso", hanno gridato alcuni cittadini. Il re si è avvicinato ad alcuni abitanti della cittadina duramente colpita dall'alluvione per ascoltarli, cercando di placare gli animi. Poco dopo la visita è stata ufficialmente sospesa.
La regina Letizia si è fermata a parlare con i cittadini colpiti, ha abbracciato alcune donne e si è commossa mentre la folla inveiva contro la delegazione istituzionale in visita, di cui faceva parte anche il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. ''Non è colpa sua'', hanno detto alcuni dei contestatori alla regina Letizia, sporcata di fango durante la protesta.
Oltre al fango gettato sul corteo delle autorità, l'ostilità dei residenti è stata rivolta in particolare contro il presidente di destra della regione di Valencia, Carlos Mazon, e il premier Sanchez. "Mazon dimettiti!", "quanti morti?", "fuori!", gridava la folla che accusava le autorità di averli abbandonati al loro destino. Secondo l'ultimo bilancio aggiornato, i morti nelle alluvioni sono 217 oltre a un numero imprecisato di dispersi, presumibilmente quasi 2 mila.
La coppia reale ha quindi deciso di rinviare la visita a Chiva, nella comunità valenciana. Sebbene in un primo momento fosse stato riferito che la visita programmata sarebbe stata mantenuta nonostante gli incidenti accaduti a Paiporta, una delle località valenciane più colpite dal fenomeno meteorologico Dana, alla fine si è deciso di rinviarla.