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Arriva da Eurostat la conferma che l’Italia non è un paese poco sicuro. Secondo una serie di dati sul crimine nell’Unione Europea pubblicati ieri da Eurostat, infatti, il quadro della sicurezza nel nostro Paese sembra essere migliorato nell’ultimo decennio. L’Italia si colloca al penultimo posto tra gli Stati membri dell’Ue per numero di omicidi volontari ogni 100.000 abitanti, mentre è ottavo per le rapine, ma dietro a altri grandi paesi come Francia, Spagna e Regno Unito.
Nel 2017 Eurostat ha registrato 5.200 omicidi intenzionali nell’Ue, con una riduzione del 20% rispetto al 2008. Rispetto alla popolazione, in testa alla classifica del numero di omicidi ogni 100.000 abitanti ci sono Lettonia ( 5,6), Lituania ( 4,0) e Malta ( 2,0). Il paese che registra il tasso più basso di omicidio è il Lussemburgo ( 0,3 ogni 100.000 abitanti), seguito da Italia, Repubblica ceca e Austria ( 0,6). In termini assoluti il numero di omicidi registrato in Italia è sceso da 615 del 2008 a 371 del 2017.
Quanto alle rapine, Eurostat ha registrato 51 rapine ogni 100.000 abitanti in Italia, appena sopra la Germania con 47.
In cima alla classifica c’è il Belgio con 167 ogni 100.000 abitanti, seguito da Francia ( 150), Spagna ( 144) e Regno Unito ( 115 per Inghilterra e Galles. Il tasso di rapine più basso è stato registrato in Ungheria e Slovacchia ( 9 ogni 100.000 abitanti).
Complessivamente nell’Ue le rapine sono calate del 24% tra il 2011 e il 2017, passando da 522.000 a 396.000.