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Europa al femminile. Dopo la giornata di ieri dove sembrava che l’accordo trovato faticosamente a Osaka, durante il G20, fosse stato travolto, oggi invece si è aperto più di uno spiraglio più che concreto per quanto riguarda la partita delle nomine Ue. La novità è tutta declinata al femminile con l’intesa per quelli che sono forse i due posti più importanti in sede europea. Alla presidenza della Commissione sembra certa Ursula von der Leyen, sessantunenne ministra della Difesa tedesca. Una donna non graditissima ai militari ma fedelisima di Angela Merkel.Con questa mossa la cancelliera otterrebbe un successo notevole viste le premesse con cui erano partite le trattative. Dal Fondo monetario internazionale arriva invece Christine Lagard che va ad occupare la poltrona più importante alla Bce succedendo a Mario Draghi. Più incerta la sorte della presidenza dell’Europarlamento dove potrebbero guidare il socialista bulgaro Sergei Stanishev o l’italiano David Sassoli. Su Manfred Weber invece nessuna conferma anche perché la presidenza del parlamento Ue è stata scorporata dalle nomine.