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Un agente della Polizia all'esterno della porta di casa di un componente della famiglia Spada contro la quale sono stati esplosi cinque colpi di pistola, Ostia, 26 Novembre 2017. Poco dopo è stata presa a calci e pugni anche la porta di casa del fratello. ANSA/ SARA CERVELLI
Gli incuteva terrore, lo avrebbe messo in guardia circa la presenza di soggetti intenzionati a fargli del male, costringendolo così a sistematici pagamenti di denaro per garantirgli la difesa. Per rendere credibile tutto ciò, avrebbe inscenato i pericoli con la manomissione dei freni dell’auto della compagna della vittima, oppure lo sversamento di liquido all’interno dello studio o ancora tramite il lancio di sassi nella sua proprietà privata. Il presunto protagonista di questi atti estorsivi è un uomo appartenente ai servizi segreti. Avrebbe approfittato della sua posizione, secondo l’accusa, per millantare appunto conoscenze istituzionali e far credere al malcapitato che fosse in grave pericolo. Una situazione che sarebbe durata per parecchi anni. La Polizia di Stato, nell’ambito di una complessa attività investigativa coordinata dal gruppo “Reati contro il patrimonio” della Procura della Repubblica di Roma, ha eseguito stamane un provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di estorsione aggravata nei confronti dell’uomo. In particolare, sulla scorta dell’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile, si è accertato come l’indagato - ex appartenente ai ruoli della Polizia di Stato - approfittando del proprio ruolo istituzionale ed attraverso una serie di raggiri, abbia estorto ad un professionista del nord Italia ed ai suoi più stretti familiari ingenti somme di denaro conferite sia in contanti che attraverso bonifici. Come detto, da quanto emerso dalle indagini I.A., 51enne, dopo aver paventato alla vittima pericoli veri o presunti ed ingenerato falsamente nella stessa la convinzione di essere bersaglio, unitamente alla sua famiglia, di alcuni malviventi e delle Forze dell’Ordine, gli avrebbe garantito protezione millantando conoscenze connesse alla propria qualifica di appartenente ai “Servizi Segreti”, ricevendo in cambio ingenti somme di denaro a partire dall’anno 2011. Dai file audio messi a disposizione della vittima emerge anche una conversazione con un avvocato consigliato dal presunto millantatore. Dalla conversazione emerge come il legale cercherebbe di convincerlo a pagare l’uomo e di non interrompere l’amicizia per motivi di denaro, perché «un funzionario di Polizia è meglio averlo amico che nemico e questo mi pare che dimostra che arriva dove vuole, se lui vuole parlare con il colonnello dei Carabinieri ci parla in un attimo non è che, io non ci posso parlare, lui sì». In sostanza, l’uomo appartenente ai servizi, come si legge nel provvedimento nei suoi confronti, «ben sapendo spendere le proprie reali o millantante entrature politiche e nell’ambito della giustizia, ha paventato pericoli veri o presunti alla vittima ed ai suoi familiari». Ora è stato disposto per il presunto estorsore la misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione romana, con divieto di comunicare con persone diverse da quelle che con lui convivono.